1. La Restaurazione e il Romanticismo
    1. La Restaurazione e i suoi limiti
    2. Il congresso di Vienna e il nuovo assetto europeo
    3. La Santa alleanza
    4. La Restaurazione in Europa
    5. La Restaurazione in Italia
    6. Gli aspetti sociali della Restaurazione
    7. La cultura del Romanticismo
    8. Romanticismo e politica
    9. Sommario
  2. Le rivoluzioni europee degli anni '20
    1. Liberalismo, democrazia, principio nazionale
    2. Le società segrete
    3. La rivoluzione in Spagna e in Italia meridionale
    4. I moti del '21 in Piemonte
    5. Interventi militari e repressioni
    6. Il moto decabrista in Russia
    7. L'indipendenza greca
    8. Sommario
  3. America Latina e Stati Uniti
    1. Le due rivoluzioni americane
    2. L'indipendenza dell'America Latina
    3. L'America Latina dopo l'indipendenza
    4. Lo sviluppo degli Stati Uniti: la frontiera e la democrazia
    5. L'espansione territoriale degli Stati Uniti
    6. Sommario
  4. Il 1830 e il nuovo assetto europeo
    1. La seconda ondata rivoluzionaria
    2. La rivoluzione di luglio in Francia
    3. La rivoluzione di luglio e l'Europa
    4. La monarchia borghese di Luigi Filippo
    5. L'Inghilterra nell'età delle riforme
    6. Le monarchie autoritarie
    7. Gli equilibri internazionali fra il 1830 e il 1848
    8. Sommario
  5. Industrializzazione, classe operaia, socialismo
    1. L'economia europea nel primo '800: la continuità col passato
    2. I fattori dinamici
    3. L'industrializzazione dell'Europa continentale
    4. La formazione della classe operaia
    5. I nuovi sviluppi del liberalismo
    6. Cattolicesimo liberale e cattolicesimo sociale
    7. Il pensiero socialista
    8. Marx, Engels e il "Manifesto dei comunisti"
    9. Sommario
  6. Il Risorgimento italiano
    1. Risorgimento e storia d'Italia
    2. I moti del 1831
    3. Mazzini e la Giovine Italia
    4. Le iniziative mazziniane
    5. L'evoluzione degli Stati italiani
    6. Le nuove correnti politiche: moderatismo, neoguelfismo, federalismo
    7. Il biennio delle riforme (1846-47)
    8. Sommario
  7. Le rivoluzioni del 1848
    1. Una rivoluzione europea
    2. La rivoluzione di febbraio in Francia
    3. La parabola della Seconda Repubblica
    4. La rivoluzione nell'Impero asburgico
    5. La rivoluzione in Germania e l'Assemblea di Francoforte
    6. La rivoluzione in Italia
    7. La prima guerra di indipendenza
    8. Lotte democratiche e restaurazione conservatrice
    9. La Francia dalla Seconda Repubblica al Secondo Impero
    10. Sommario
  8. Società borghese e movimento operaio
    1. La borghesia europea
    2. Ottimismo borghese e cultura positiva
    3. Lo sviluppo economico
    4. La rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
    5. La città moderna
    6. Il mondo delle campagne
    7. Il proletariato urbano
    8. Il movimento operaio dopo il '48
    9. Marx e "Il Capitale"
    10. L'Internazionale dei lavoratori
    11. Bakunin, Marx e la crisi dell'Internazionale
    12. Il mondo cattolico di fronte alla società borghese
    13. Sommario
  9. La lotta per l'egemonia continentale e l'unità tedesca
    1. La crisi dell'equilibrio europeo
    2. L'Inghilterra liberale
    3. La Russia di Alessandro II
    4. L'Impero asburgico
    5. La Francia del Secondo Impero
    6. Le guerre di Napoleone III
    7. L'ascesa della Prussia
    8. Bismarck e la guerra austro-prussiana
    9. La guerra franco-prussiana e l'unificazione tedesca
    10. La Comune di Parigi
    11. Sommario
  10. L'unità d'Italia
    1. La seconda restaurazione
    2. L'esperienza liberale in Piemonte
    3. Cavour
    4. Il Piemonte di Cavour: l'evoluzione politica e lo sviluppo economico
    5. La ripresa dell'azione mazziniana
    6. Il fallimento dell'alternativa repubblicana
    7. La diplomazia di Cavour e l'alleanza con la Francia
    8. La seconda guerra di indipendenza
    9. Garibaldi e la spedizione dei Mille
    10. L'intervento piemontese e i plebisciti
    11. Unità italiana e unità tedesca
    12. Sommario
  11. L'Italia unita: Stato e società nell'età della Destra
    1. L'Italia nel 1861
    2. La classe dirigente: Destra e Sinistra
    3. Lo Stato accentrato, il Mezzogiorno, il brigantaggio
    4. La politica economica: i costi dell'unificazione
    5. La questione romana e la terza guerra di indipendenza
    6. Roma capitale
    7. Declino e caduta della Destra storica
    8. Sommario
  12. I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone
    1. L'Europa centro del mondo
    2. Sviluppo economico e fratture sociali negli Stati Uniti
    3. La guerra di secessione e le sue conseguenze
    4. Stati Uniti e America Latina. L'avventura messicana di Napoleone III
    5. L'espansione europea in Asia: l'India sotto la dominazione inglese
    6. La Cina e le "guerre dell'oppio"
    7. Il Giappone feudale
    8. La "restaurazione Meiji" e la nascita del Giappone moderno
    9. Sommario
  13. L'Europa nell'età di Bismarck
    1. La svolta del 1870
    2. La Germania bismarckiana
    3. Bismarck e l'equilibrio europeo
    4. La Terza Repubblica in Francia
    5. L'Inghilterra di Gladstone e Disraeli
    6. Sommario
  14. La seconda rivoluzione industriale
    1. Il capitalismo a una svolta
    2. Le concentrazioni e il capitalismo finanziario
    3. Protezionismo e imperialismo
    4. La crisi agraria e le sue conseguenze
    5. La seconda rivoluzione industriale: scienza e tecnologia
    6. Le nuove industrie
    7. Motori a scoppio ed elettricità
    8. Le nuove frontiere della medicina
    9. Il boom demografico
    10. Sommario
  15. Imperialismo e colonialismo
    1. Che cos'è l'imperialismo
    2. I caratteri del colonialismo
    3. Colonizzatori e colonizzati
    4. L'Africa prima della conquista
    5. L'espansione in Nord Africa
    6. La spartizione dell'Africa nera
    7. Il Sud Africa e la guerra anglo-boera
    8. L'espansione in Asia e in Oceania
    9. La crescita del Giappone e la crisi della Cina
    10. Gli Stati Uniti potenza mondiale
    11. Sommario
  16. L'Italia nell'età della Sinistra
    1. La Sinistra al potere
    2. Depretis e il trasformismo
    3. I primi passi del movimento operaio
    4. I cattolici intransigenti e l'Opera dei congressi
    5. La politica economica, l'agricoltura e l'Inchiesta Jacini
    6. Il problema dello sviluppo industriale e il protezionismo
    7. La politica estera: la Triplice alleanza e l'espansione coloniale
    8. La democrazia autoritaria di Francesco Crispi
    9. Giolitti, i Fasci siciliani e la Banca romana
    10. La nascita del Partito socialista
    11. Il ritorno di Crispi e la sconfitta di Adua
    12. Sommario
  17. Verso la società di massa
    1. Che cos'è la società di massa
    2. Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva
    3. Le nuove stratificazioni sociali
    4. Istruzione e informazione
    5. Gli eserciti di massa
    6. Suffragio universale, partiti di massa, sindacati
    7. La questione femminile
    8. Riforme e legislazione sociale
    9. I partiti socialisti e la Seconda Internazionale
    10. Ortodossia ed eresie del marxismo
    11. I cattolici e la "Rerum novarum"
    12. Il nuovo nazionalismo
    13. La crisi del positivismo
    14. Scienze della natura e scienze dell'uomo
    15. Sommario
  18. L'Europa tra due secoli
    1. Le nuove alleanze
    2. La "belle époque" e le sue contraddizioni
    3. La Francia tra democrazia e reazione
    4. Imperialismo e riforme in Gran Bretagna
    5. La Germania guglielmina
    6. I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria
    7. La Russia fra industrializzazione e autocrazia
    8. La rivoluzione russa del 1905
    9. Verso la prima guerra mondiale
    10. Sommario
  19. Imperialismo e rivoluzione nei continenti extraeuropei
    1. Il ridimensionamento dell'Europa
    2. La guerra russo-giapponese
    3. La Repubblica in Cina
    4. Imperialismo e riforme negli Stati Uniti
    5. L'America Latina e la rivoluzione messicana
    6. Sommario
  20. L'Italia giolittiana
    1. La crisi di fine secolo
    2. La svolta liberale
    3. Decollo industriale e progresso civile
    4. La questione meridionale
    5. I governi Giolitti e le riforme
    6. Il giolittismo e i suoi critici
    7. La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia
    8. Riformisti e rivoluzionari
    9. Democratici cristiani e clerico-moderati
    10. La crisi del sistema giolittiano
    11. Sommario
  21. La prima guerra mondiale
    1. Dall'attentato di Sarajevo alla guerra europea
    2. Dalla guerra di movimento alla guerra di usura
    3. L'Italia dalla neutralità all'intervento
    4. La grande strage (1915-16)
    5. La guerra nelle trincee
    6. La nuova tecnologia militare
    7. La mobilitazione totale e il "fronte interno"
    8. L'opposizione socialista
    9. La svolta del 1917
    10. L'Italia e il disastro di Caporetto
    11. Rivoluzione o guerra democratica?
    12. L'ultimo anno di guerra
    13. I trattati di pace e la nuova carta d'Europa
    14. La Società delle nazioni
    15. Sommario
  22. La rivoluzione russa
    1. Da febbraio a ottobre
    2. La rivoluzione d'ottobre
    3. Dittatura e guerra civile
    4. La Terza Internazionale
    5. Il comunismo di guerra
    6. La nuova politica economica
    7. L'Unione Sovietica e la sua costituzione
    8. La nuova società
    9. Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese
    10. Sommario
  23. L'eredità della Grande Guerra
    1. Le trasformazioni sociali
    2. Le conseguenze economiche
    3. Il biennio rosso
    4. La rivoluzione in Germania
    5. La rivoluzione in Austria e in Ungheria
    6. Rivoluzione e modernizzazione in Turchia
    7. La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna
    8. La Repubblica di Weimar
    9. La crisi della Ruhr
    10. La ricerca della distensione in Europa
    11. Sommario
  24. Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo
    1. I problemi del dopoguerra
    2. Cattolici, socialisti e fascisti
    3. La "vittoria mutilata" e l'impresa fiumana
    4. Le agitazioni sociali e le elezioni del '19
    5. Giolitti, l'occupazione delle fabbriche e la nascita del Pci
    6. Il fascismo agrario e le elezioni del '21
    7. L'agonia dello Stato liberale
    8. La marcia su Roma
    9. Verso lo Stato autoritario
    10. Il delitto Matteotti e l'Aventino
    11. La dittatura a viso aperto
    12. I regimi autoritari nell'Europa degli anni '20
    13. Sommario
  25. La grande crisi: economia e società negli anni '30
    1. Crisi e trasformazione
    2. Gli anni dell'euforia: gli Stati Uniti prima della crisi
    3. Il "grande crollo" del 1929
    4. La crisi in Europa
    5. Roosevelt e il "New Deal"
    6. Il nuovo ruolo dello Stato
    7. I nuovi consumi
    8. Le comunicazioni di massa
    9. La scienza e la guerra
    10. La cultura della crisi
    11. Sommario
  26. L'Europa negli anni '30: totalitarismi e democrazie
    1. L'eclissi della democrazia
    2. La crisi della Repubblica di Weimar e l'avvento del nazismo
    3. Il consolidamento del potere di Hitler
    4. Il Terzo Reich
    5. Repressione e consenso nel regime nazista
    6. Il contagio autoritario
    7. L'Unione Sovietica e l'industrializzazione forzata
    8. Lo stalinismo
    9. La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari
    10. La guerra di Spagna
    11. L'Europa verso la catastrofe
    12. Sommario
  27. L'Italia fascista
    1. Il totalitarismo imperfetto
    2. Il regime e il paese
    3. Cultura, scuola, comunicazioni di massa
    4. Il fascismo e l'economia. La "battaglia del grano" e "quota novanta"
    5. Il fascismo e la grande crisi: lo "Stato imprenditore"
    6. L'imperialismo fascista e l'impresa etiopica
    7. L'Italia antifascista
    8. Apogeo e declino del regime fascista
    9. Sommario
  28. Il tramonto del colonialismo. L'Asia e l'America Latina
    1. Il declino degli imperi coloniali
    2. Il nodo del Medio Oriente
    3. L'Impero britannico e l'India
    4. Nazionalisti e comunisti in Cina
    5. Imperialismo e autoritarismo in Giappone
    6. Dittature militari e regimi populisti in America Latina
    7. Sommario
  29. La seconda guerra mondiale
    1. Le origini e le responsabilità
    2. La distruzione della Polonia e l'offensiva al Nord
    3. L'attacco a occidente e la caduta della Francia
    4. L'intervento dell'Italia
    5. La battaglia d'Inghilterra
    6. Il fallimento della guerra italiana: i Balcani e il Nord Africa
    7. L'attacco all'Unione Sovietica
    8. L'aggressione giapponese e il coinvolgimento degli Stati Uniti
    9. Il "nuovo ordine". Resistenza e collaborazionismo
    10. 1942-43: la svolta della guerra
    11. La "grande alleanza" e la campagna d'Italia. La caduta del fascismo e l'8 settembre
    12. Resistenza e lotta politica in Italia
    13. Le vittorie sovietiche e lo sbarco in Normandia
    14. La fine del Terzo Reich
    15. La sconfitta del Giappone e la bomba atomica
    16. Sommario
  30. Il mondo diviso
    1. Le conseguenze della seconda guerra mondiale
    2. Le Nazioni Unite
    3. La fine della "grande alleanza"
    4. Il nuovo ordine economico
    5. La "guerra fredda"
    6. L'Unione Sovietica e le "democrazie popolari"
    7. Il dopoguerra negli Stati Uniti, in Europa occidentale e in Giappone
    8. La rivoluzione comunista in Cina
    9. La guerra di Corea
    10. Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica
    11. La destalinizzazione e la crisi ungherese
    12. L'Europa occidentale e il Mercato comune
    13. La Francia dalla Quarta Repubblica al regime gaullista
    14. Sommario
  31. La decolonizzazione e il Terzo Mondo
    1. I caratteri generali della decolonizzazione
    2. L'emancipazione dell'Asia
    3. Il Medio Oriente e la nascita di Israele
    4. La rivoluzione nasseriana in Egitto e la crisi di Suez
    5. L'indipendenza dei paesi del Maghreb
    6. L'emancipazione dell'Africa nera
    7. Dipendenza economica e instabilità politica in America Latina
    8. Il Terzo Mondo e il "non allineamento"
    9. Il sottosviluppo
    10. Sommario
  32. L'Italia dopo il fascismo
    1. Un paese sconfitto
    2. Le forze in campo
    3. Dalla liberazione alla Repubblica
    4. La crisi dell'unità antifascista
    5. La Costituzione repubblicana
    6. Le elezioni del '48 e la sconfitta delle sinistre
    7. La ricostruzione economica
    8. Le scelte internazionali
    9. Gli anni del centrismo
    10. Alla ricerca di nuovi equilibri
    11. Sommario
  33. Distensione e confronto
    1. Mito e realtà degli anni '60
    2. Kennedy e Kruscev: la crisi dei missili e la distensione
    3. La Cina di Mao: il contrasto con l'Urss e la "rivoluzione culturale"
    4. La guerra del Vietnam
    5. L'Urss e l'Europa orientale: la crisi cecoslovacca
    6. L'Europa occidentale negli anni del benessere
    7. Sommario
  34. La società del benessere
    1. Il boom dell'economia
    2. Le nuove frontiere della scienza
    3. Il trionfo dei "mass media"
    4. L'esplosione demografica
    5. La civiltà dei consumi
    6. La critica alla civiltà dei consumi
    7. Contestazione giovanile e rivolta studentesca
    8. Il nuovo femminismo
    9. La Chiesa cattolica e il Concilio Vaticano II
    10. La crisi petrolifera e i limiti dello sviluppo
    11. Rivoluzione elettronica e società postindustriale
    12. Sommario
  35. Problemi e conflitti del mondo contemporaneo
    1. Il tempo del "riflusso"
    2. Il rapporto Nord-Sud: la geografia della fame
    3. Le contraddizioni dell'America Latina
    4. La polveriera del Medio Oriente
    5. I conflitti nell'Asia comunista
    6. La Cina dopo Mao
    7. Il miracolo giapponese
    8. La difficile unità dell'Europa occidentale
    9. Gli Stati Uniti da Nixon a Bush
    10. L'Urss da Breznev a Gorbacëv
    11. La crisi dell'Europa comunista e la riunificazione tedesca
    12. La guerra del Golfo
    13. I problemi del postcomunismo: la fine dell'Urss e i nuovi equilibri mondiali
    14. Sommario
  36. L'Italia dal miracolo economico ai giorni nostri
    1. Il miracolo economico
    2. Le trasformazioni sociali
    3. Il centro-sinistra
    4. Il '68 e l'autunno caldo
    5. La crisi dei centrosinistra
    6. Il terrorismo e la solidarietà nazionale
    7. Politica, economia e società negli anni '80
    8. I problemi dell'Italia di oggi
    9. Sommario
  37. Cronologia

2.7 L'indipendenza greca
L'insurrezione dei greci contro il dominio turco, cominciata nel 1821 e protrattasi per quasi un decennio, fu l'unica tra le rivoluzioni degli anni '20 a concludersi con un sostanziale successo. Fu anche la sola che, pur essendo nata dall'iniziativa delle società segrete, finì con l'assumere il carattere di una guerra di popolo, nazionale e religiosa ancor prima che politica. Ma il successo della lotta per l'indipendenza greca si dovette anche e soprattutto a fattori di carattere internazionale. L'Impero turco era uno Stato non europeo (o solo in parte europeo) e non cristiano; e non rientrava nell'area di intervento della Santa alleanza. Se alcune potenze - soprattutto l'Austria e la Gran Bretagna - lo consideravano ancora un prezioso elemento di equilibrio, altre - come la Russia e la Francia - erano attratte dalle possibilità di espansione che il suo indebolimento avrebbe aperto nell'area mediterranea e nei Balcani.
In realtà l'antico Impero ottomano - con un'organizzazione statale arretratissima, in cui l'esercito rappresentava l'unica struttura efficiente - faticava sempre più a tenere uniti i suoi vastissimi possedimenti. I paesi islamici del Nord Africa, soprattutto l'Egitto, agivano di fatto come Stati autonomi, mantenendo un legame di dipendenza poco più che simbolica dal sultano (che svolgeva le funzioni di capo religioso oltre che politico). Sempre più problematico per il governo turco era poi il controllo dei popoli balcanici (greci, serbi, macedoni, albanesi, bulgari, romeni): qui mancava anche il legame religioso, dal momento che il grosso della popolazione era formato da cristiani ortodossi. Nei confronti di questi ultimi l'Impero aveva sempre praticato una politica tollerante sul piano religioso (non vi erano mai stati tentativi di assimilazione forzata), ma discriminatoria su quello politico e sociale. In tutta la penisola balcanica - salvo che nei principati "vassalli" di Moldavia e Valacchia (l'attuale Romania) - i cristiani si trovavano nella condizione del popolo soggetto: non potendo accedere alla proprietà terriera, detenuta a titolo feudale da signori turchi, erano nella grande maggioranza servi della gleba, contadini poveri, pastori nomadi dediti non di rado al brigantaggio; ma formavano anche, coi loro strati superiori, il grosso del ceto mercantile e una parte importante della burocrazia imperiale.
I primi a sollevarsi contro la dominazione ottomana, già all'inizio del secolo, furono i serbi che, dopo oltre un decennio di lotte, riuscirono, nel 1815, a cacciare i turchi e a conquistarsi un'ampia autonomia. Più importante, e più pericolosa per la stabilità dell'Impero, fu l'insurrezione greca, scoppiata nel marzo 1821, in non casuale coincidenza con le rivoluzioni di Spagna e d'Italia. I greci, infatti, più delle altre popolazioni europee soggette al dominio turco, svolgevano un ruolo chiave nella vita economica e amministrativa dell'Impero. Se la Grecia continentale era un paese estremamente arretrato, popolato, al pari delle altre regioni balcaniche, da contadini poveri e pastori, una forte borghesia mercantile e marinara si era sviluppata nelle isole dell'Egeo e nei maggiori centri costieri della stessa penisola anatolica (la Turchia attuale), come Costantinopoli e Smirne. Tra le file di questa borghesia aveva fatto numerosi proseliti la setta patriottica dell'Eteria (in greco associazione, fratellanza), nata alla fine del '700 con struttura e scopi non diversi da quelli delle altre società segrete sorte in quell'epoca, e diffusa un po' in tutto il continente tramite le folte comunità greche sparse in molti paesi europei. L'Eteria contava autorevoli aderenti persino nella corte russa (cioè in uno dei centri della reazione europea): dove lo zar Alessandro I si atteggiava a grande protettore dei cristiani ortodossi e non nascondeva le sue ambizioni espansionistiche verso il Mediterraneo orientale e la regione degli stretti.
Fu l'Eteria a organizzare l'insurrezione del '21, trovando immediata rispondenza anche tra le masse popolari. La guerriglia scatenata dai greci, per terra e per mare, fu lunga e sanguinosa. Per tentare di fermarla i turchi ricorsero a una serie di crudelissime repressioni che coinvolsero in larga misura i civili (nel marzo del '22 fu sterminata l'intera popolazione dell'isola greca di Chio) e suscitarono condanna e riprovazione in tutta Europa.
Si creò allora in favore degli insorti greci una forte corrente di opinione pubblica internazionale, in cui confluivano diverse spinte e diverse motivazioni: politico-ideologiche per i liberali e per i democratici; religiose per i cristiani (ortodossi e cattolici); essenzialmente culturali per molti intellettuali impregnati di reminiscenze della Grecia classica. Un po' ovunque si formarono comitati di solidarietà con gli insorti. Da tutta Europa accorsero in Grecia volontari per unirsi alla lotta contro i turchi: fra gli altri il poeta inglese Byron e l'italiano Santarosa, che morirono entrambi combattendo per l'indipendenza greca. La spinta dell'opinione pubblica riuscì a condizionare in qualche modo (e questo era certamente un fatto nuovo) l'operato dei governi. La Russia ruppe nel '22 le relazioni diplomatiche con la Turchia. Il governo inglese - che pure non vedeva con favore un collasso dell'Impero ottomano - riconobbe nello stesso anno la Grecia come paese belligerante. Solo l'Austria - preoccupata per le conseguenze che una rivoluzione vittoriosa avrebbe avuto sull'equilibrio europeo - rimase ferma nella difesa dello status quo e del principio di legittimità.
Frattanto la guerra si prolungava senza che nessuna delle due parti riuscisse a prevalere. Isolato sul piano internazionale e indebolito dalla defezione di buona parte della marina (dove dominava l'elemento greco), il governo turco chiese e ottenne, in cambio di sostanziose concessioni territoriali, l'appoggio del più potente dei vassalli dell'Impero: il pascià d'Egitto Mohammed Alì, che disponeva di un proprio esercito e di una efficiente flotta da guerra. Grazie all'aiuto egiziano, i turchi poterono avviare, a partire dal 1825, una sistematica riconquista del territorio greco. La campagna, costellata da scontri sanguinosi e da nuovi massacri, si protrasse per due anni e si concluse, nel giugno 1827, con l'espugnazione dell'Acropoli di Atene.
A questo punto, però, le sorti ormai compromesse della rivoluzione greca furono salvate dall'intervento delle potenze europee. Nel luglio '27, su iniziativa del ministro degli Esteri inglese Canning, i rappresentanti di Gran Bretagna, Francia e Russia si riunirono a Londra, tagliando fuori l'Austria, e decisero di imporre una mediazione alla Turchia (che in realtà aveva già vinto la guerra), appoggiando la richiesta con l'invio di una flotta nel Mar Egeo. Il 20 ottobre la flotta anglo-franco-russa si incrociò con quella turco-egiziana nella baia di Navarino, nel Peloponneso. Vi fu uno scambio di cannonate - cominciato, sembra, fortuitamente - e quindi una vera e propria battaglia che si concluse con la completa distruzione della flotta turca. Lo scontro, non voluto da nessuno dei contendenti, fece comunque cadere ogni ipotesi di mediazione e provocò anzi una guerra fra Turchia e Russia. I turchi furono ripetutamente sconfitti e costretti, nel settembre 1829, a firmare la pace di Adrianopoli. Con questa pace, e col successivo protocollo di Londra (febbraio 1830), l'Impero ottomano non solo cedeva alla Russia alcuni territori di confine, ma accettava la piena indipendenza della Grecia e riconosceva ufficialmente l'autonomia di Serbia, Moldavia e Valacchia.
Al nuovo Regno di Grecia, che nasceva con una estensione molto limitata rispetto agli attuali confini del paese (e all'area anche allora abitata da popolazioni greche), le grandi potenze imposero un regime monarchico-assolutista e un sovrano tedesco, Ottone di Wittelsbach, secondogenito del re di Baviera. La soluzione della questione greca rappresentò tuttavia un precedente di grande importanza per le lotte di indipendenza nazionale dell'800 e un colpo durissimo per l'equilibrio conservatore europeo: in particolare per la Santa alleanza, che sulla crisi greco-turca si era irrimediabilmente spaccata.
Per l'Impero ottomano (ulteriormente indebolito, nell'estate del 1830, dall'occupazione di Algeri da parte della Francia, che iniziava così la sua penetrazione coloniale in Nord Africa) la sconfitta fu la conferma di una lunga crisi, in atto ormai da oltre un secolo e destinata a protrarsi per altri cent'anni. Da questa crisi, e dalle velleità espansionistiche che essa suscitava fra le potenze europee, si sarebbe alimentata quella questione d'Oriente che avrebbe avuto una parte di grande rilievo nella storia della politica internazionale fino alla prima guerra mondiale.
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