30.2 Le Nazioni Unite
Di matrice soprattutto americana fu l'ispirazione di base dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), creata nella conferenza di San Francisco (aprile-giugno 1945) al posto della vecchia e screditata Società delle nazioni, con l'obiettivo di "salvare le generazioni future dal flagello della guerra" e di impiegare "strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli". Ispirato ai princìpi della Carta atlantica (
29.8), lo statuto dell'Onu reca l'impronta di due diverse concezioni: da un lato quella dell'utopia democratica wilsoniana, di cui era ancora imbevuta una parte dell'opinione pubblica americana; dall'altro quella, più propriamente rooseveltiana, della necessità di un "direttorio" delle grandi potenze come unico efficace strumento di governo degli affari mondiali. I princìpi dell'universalità (dell'organizzazione) e dell'uguaglianza (delle nazioni) sono rispecchiati nell'Assemblea generale degli Stati membri, che si riunisce annualmente e ha il potere di adottare, a maggioranza semplice, risoluzioni che però non sono vincolanti (e hanno solo il valore di raccomandazioni). Il meccanismo del "direttorio" è riflesso invece nel Consiglio di sicurezza, organo permanente che, in caso di crisi internazionale, ha il potere di prendere decisioni vincolanti per gli Stati e di adottare misure che possono giungere fino all'intervento armato. Il Consiglio si compone di quindici membri: le cinque maggiori potenze vincitrici - Usa, Urss (dal 1992 Russia), Gran Bretagna, Francia e Cina - sono membri permanenti di diritto, mentre gli altri dieci vengono eletti a turno fra tutti gli Stati. Ciascuno dei membri permanenti gode inoltre di un diritto di veto (che è stato adoperato ampiamente) col quale può paralizzare l'azione del Consiglio quando la ritenga contraria ai propri interessi o ai propri convincimenti: un meccanismo che fu introdotto soprattutto per volontà dell'Urss, diffidente nei confronti di un'organizzazione in cui avrebbe potuto facilmente essere messa in minoranza.
Altri organi dell'Onu sono il Consiglio economico e sociale, da cui dipendono le "agenzie specializzate" per la cooperazione nei vari campi (come l'Unesco per l'istruzione e la cultura e la Fao per l'alimentazione e l'agricoltura), e la Corte internazionale di giustizia, cui spetta di dirimere le controversie fra gli Stati che vi si rimettono volontariamente.
Malgrado l'aspirazione a costituire un embrione di governo sovra-nazionale, l'Onu è stata fin dall'inizio solo lo specchio fedele del carattere conflittuale della comunità internazionale. Egemonizzata, ma anche esautorata, dalle maggiori potenze, paralizzata dai loro contrasti sulle questioni più importanti, ha finito per essere inadempiente al suo compito principale: quello di prevenire e contenere le crisi. Ciò non toglie che essa abbia svolto un'importante funzione di centro di contatti e consultazioni, nonché di tribuna mondiale dove ogni Stato può far sentire la propria voce.
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