1. La Restaurazione e il Romanticismo
    1. La Restaurazione e i suoi limiti
    2. Il congresso di Vienna e il nuovo assetto europeo
    3. La Santa alleanza
    4. La Restaurazione in Europa
    5. La Restaurazione in Italia
    6. Gli aspetti sociali della Restaurazione
    7. La cultura del Romanticismo
    8. Romanticismo e politica
    9. Sommario
  2. Le rivoluzioni europee degli anni '20
    1. Liberalismo, democrazia, principio nazionale
    2. Le società segrete
    3. La rivoluzione in Spagna e in Italia meridionale
    4. I moti del '21 in Piemonte
    5. Interventi militari e repressioni
    6. Il moto decabrista in Russia
    7. L'indipendenza greca
    8. Sommario
  3. America Latina e Stati Uniti
    1. Le due rivoluzioni americane
    2. L'indipendenza dell'America Latina
    3. L'America Latina dopo l'indipendenza
    4. Lo sviluppo degli Stati Uniti: la frontiera e la democrazia
    5. L'espansione territoriale degli Stati Uniti
    6. Sommario
  4. Il 1830 e il nuovo assetto europeo
    1. La seconda ondata rivoluzionaria
    2. La rivoluzione di luglio in Francia
    3. La rivoluzione di luglio e l'Europa
    4. La monarchia borghese di Luigi Filippo
    5. L'Inghilterra nell'età delle riforme
    6. Le monarchie autoritarie
    7. Gli equilibri internazionali fra il 1830 e il 1848
    8. Sommario
  5. Industrializzazione, classe operaia, socialismo
    1. L'economia europea nel primo '800: la continuità col passato
    2. I fattori dinamici
    3. L'industrializzazione dell'Europa continentale
    4. La formazione della classe operaia
    5. I nuovi sviluppi del liberalismo
    6. Cattolicesimo liberale e cattolicesimo sociale
    7. Il pensiero socialista
    8. Marx, Engels e il "Manifesto dei comunisti"
    9. Sommario
  6. Il Risorgimento italiano
    1. Risorgimento e storia d'Italia
    2. I moti del 1831
    3. Mazzini e la Giovine Italia
    4. Le iniziative mazziniane
    5. L'evoluzione degli Stati italiani
    6. Le nuove correnti politiche: moderatismo, neoguelfismo, federalismo
    7. Il biennio delle riforme (1846-47)
    8. Sommario
  7. Le rivoluzioni del 1848
    1. Una rivoluzione europea
    2. La rivoluzione di febbraio in Francia
    3. La parabola della Seconda Repubblica
    4. La rivoluzione nell'Impero asburgico
    5. La rivoluzione in Germania e l'Assemblea di Francoforte
    6. La rivoluzione in Italia
    7. La prima guerra di indipendenza
    8. Lotte democratiche e restaurazione conservatrice
    9. La Francia dalla Seconda Repubblica al Secondo Impero
    10. Sommario
  8. Società borghese e movimento operaio
    1. La borghesia europea
    2. Ottimismo borghese e cultura positiva
    3. Lo sviluppo economico
    4. La rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
    5. La città moderna
    6. Il mondo delle campagne
    7. Il proletariato urbano
    8. Il movimento operaio dopo il '48
    9. Marx e "Il Capitale"
    10. L'Internazionale dei lavoratori
    11. Bakunin, Marx e la crisi dell'Internazionale
    12. Il mondo cattolico di fronte alla società borghese
    13. Sommario
  9. La lotta per l'egemonia continentale e l'unità tedesca
    1. La crisi dell'equilibrio europeo
    2. L'Inghilterra liberale
    3. La Russia di Alessandro II
    4. L'Impero asburgico
    5. La Francia del Secondo Impero
    6. Le guerre di Napoleone III
    7. L'ascesa della Prussia
    8. Bismarck e la guerra austro-prussiana
    9. La guerra franco-prussiana e l'unificazione tedesca
    10. La Comune di Parigi
    11. Sommario
  10. L'unità d'Italia
    1. La seconda restaurazione
    2. L'esperienza liberale in Piemonte
    3. Cavour
    4. Il Piemonte di Cavour: l'evoluzione politica e lo sviluppo economico
    5. La ripresa dell'azione mazziniana
    6. Il fallimento dell'alternativa repubblicana
    7. La diplomazia di Cavour e l'alleanza con la Francia
    8. La seconda guerra di indipendenza
    9. Garibaldi e la spedizione dei Mille
    10. L'intervento piemontese e i plebisciti
    11. Unità italiana e unità tedesca
    12. Sommario
  11. L'Italia unita: Stato e società nell'età della Destra
    1. L'Italia nel 1861
    2. La classe dirigente: Destra e Sinistra
    3. Lo Stato accentrato, il Mezzogiorno, il brigantaggio
    4. La politica economica: i costi dell'unificazione
    5. La questione romana e la terza guerra di indipendenza
    6. Roma capitale
    7. Declino e caduta della Destra storica
    8. Sommario
  12. I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone
    1. L'Europa centro del mondo
    2. Sviluppo economico e fratture sociali negli Stati Uniti
    3. La guerra di secessione e le sue conseguenze
    4. Stati Uniti e America Latina. L'avventura messicana di Napoleone III
    5. L'espansione europea in Asia: l'India sotto la dominazione inglese
    6. La Cina e le "guerre dell'oppio"
    7. Il Giappone feudale
    8. La "restaurazione Meiji" e la nascita del Giappone moderno
    9. Sommario
  13. L'Europa nell'età di Bismarck
    1. La svolta del 1870
    2. La Germania bismarckiana
    3. Bismarck e l'equilibrio europeo
    4. La Terza Repubblica in Francia
    5. L'Inghilterra di Gladstone e Disraeli
    6. Sommario
  14. La seconda rivoluzione industriale
    1. Il capitalismo a una svolta
    2. Le concentrazioni e il capitalismo finanziario
    3. Protezionismo e imperialismo
    4. La crisi agraria e le sue conseguenze
    5. La seconda rivoluzione industriale: scienza e tecnologia
    6. Le nuove industrie
    7. Motori a scoppio ed elettricità
    8. Le nuove frontiere della medicina
    9. Il boom demografico
    10. Sommario
  15. Imperialismo e colonialismo
    1. Che cos'è l'imperialismo
    2. I caratteri del colonialismo
    3. Colonizzatori e colonizzati
    4. L'Africa prima della conquista
    5. L'espansione in Nord Africa
    6. La spartizione dell'Africa nera
    7. Il Sud Africa e la guerra anglo-boera
    8. L'espansione in Asia e in Oceania
    9. La crescita del Giappone e la crisi della Cina
    10. Gli Stati Uniti potenza mondiale
    11. Sommario
  16. L'Italia nell'età della Sinistra
    1. La Sinistra al potere
    2. Depretis e il trasformismo
    3. I primi passi del movimento operaio
    4. I cattolici intransigenti e l'Opera dei congressi
    5. La politica economica, l'agricoltura e l'Inchiesta Jacini
    6. Il problema dello sviluppo industriale e il protezionismo
    7. La politica estera: la Triplice alleanza e l'espansione coloniale
    8. La democrazia autoritaria di Francesco Crispi
    9. Giolitti, i Fasci siciliani e la Banca romana
    10. La nascita del Partito socialista
    11. Il ritorno di Crispi e la sconfitta di Adua
    12. Sommario
  17. Verso la società di massa
    1. Che cos'è la società di massa
    2. Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva
    3. Le nuove stratificazioni sociali
    4. Istruzione e informazione
    5. Gli eserciti di massa
    6. Suffragio universale, partiti di massa, sindacati
    7. La questione femminile
    8. Riforme e legislazione sociale
    9. I partiti socialisti e la Seconda Internazionale
    10. Ortodossia ed eresie del marxismo
    11. I cattolici e la "Rerum novarum"
    12. Il nuovo nazionalismo
    13. La crisi del positivismo
    14. Scienze della natura e scienze dell'uomo
    15. Sommario
  18. L'Europa tra due secoli
    1. Le nuove alleanze
    2. La "belle époque" e le sue contraddizioni
    3. La Francia tra democrazia e reazione
    4. Imperialismo e riforme in Gran Bretagna
    5. La Germania guglielmina
    6. I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria
    7. La Russia fra industrializzazione e autocrazia
    8. La rivoluzione russa del 1905
    9. Verso la prima guerra mondiale
    10. Sommario
  19. Imperialismo e rivoluzione nei continenti extraeuropei
    1. Il ridimensionamento dell'Europa
    2. La guerra russo-giapponese
    3. La Repubblica in Cina
    4. Imperialismo e riforme negli Stati Uniti
    5. L'America Latina e la rivoluzione messicana
    6. Sommario
  20. L'Italia giolittiana
    1. La crisi di fine secolo
    2. La svolta liberale
    3. Decollo industriale e progresso civile
    4. La questione meridionale
    5. I governi Giolitti e le riforme
    6. Il giolittismo e i suoi critici
    7. La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia
    8. Riformisti e rivoluzionari
    9. Democratici cristiani e clerico-moderati
    10. La crisi del sistema giolittiano
    11. Sommario
  21. La prima guerra mondiale
    1. Dall'attentato di Sarajevo alla guerra europea
    2. Dalla guerra di movimento alla guerra di usura
    3. L'Italia dalla neutralità all'intervento
    4. La grande strage (1915-16)
    5. La guerra nelle trincee
    6. La nuova tecnologia militare
    7. La mobilitazione totale e il "fronte interno"
    8. L'opposizione socialista
    9. La svolta del 1917
    10. L'Italia e il disastro di Caporetto
    11. Rivoluzione o guerra democratica?
    12. L'ultimo anno di guerra
    13. I trattati di pace e la nuova carta d'Europa
    14. La Società delle nazioni
    15. Sommario
  22. La rivoluzione russa
    1. Da febbraio a ottobre
    2. La rivoluzione d'ottobre
    3. Dittatura e guerra civile
    4. La Terza Internazionale
    5. Il comunismo di guerra
    6. La nuova politica economica
    7. L'Unione Sovietica e la sua costituzione
    8. La nuova società
    9. Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese
    10. Sommario
  23. L'eredità della Grande Guerra
    1. Le trasformazioni sociali
    2. Le conseguenze economiche
    3. Il biennio rosso
    4. La rivoluzione in Germania
    5. La rivoluzione in Austria e in Ungheria
    6. Rivoluzione e modernizzazione in Turchia
    7. La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna
    8. La Repubblica di Weimar
    9. La crisi della Ruhr
    10. La ricerca della distensione in Europa
    11. Sommario
  24. Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo
    1. I problemi del dopoguerra
    2. Cattolici, socialisti e fascisti
    3. La "vittoria mutilata" e l'impresa fiumana
    4. Le agitazioni sociali e le elezioni del '19
    5. Giolitti, l'occupazione delle fabbriche e la nascita del Pci
    6. Il fascismo agrario e le elezioni del '21
    7. L'agonia dello Stato liberale
    8. La marcia su Roma
    9. Verso lo Stato autoritario
    10. Il delitto Matteotti e l'Aventino
    11. La dittatura a viso aperto
    12. I regimi autoritari nell'Europa degli anni '20
    13. Sommario
  25. La grande crisi: economia e società negli anni '30
    1. Crisi e trasformazione
    2. Gli anni dell'euforia: gli Stati Uniti prima della crisi
    3. Il "grande crollo" del 1929
    4. La crisi in Europa
    5. Roosevelt e il "New Deal"
    6. Il nuovo ruolo dello Stato
    7. I nuovi consumi
    8. Le comunicazioni di massa
    9. La scienza e la guerra
    10. La cultura della crisi
    11. Sommario
  26. L'Europa negli anni '30: totalitarismi e democrazie
    1. L'eclissi della democrazia
    2. La crisi della Repubblica di Weimar e l'avvento del nazismo
    3. Il consolidamento del potere di Hitler
    4. Il Terzo Reich
    5. Repressione e consenso nel regime nazista
    6. Il contagio autoritario
    7. L'Unione Sovietica e l'industrializzazione forzata
    8. Lo stalinismo
    9. La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari
    10. La guerra di Spagna
    11. L'Europa verso la catastrofe
    12. Sommario
  27. L'Italia fascista
    1. Il totalitarismo imperfetto
    2. Il regime e il paese
    3. Cultura, scuola, comunicazioni di massa
    4. Il fascismo e l'economia. La "battaglia del grano" e "quota novanta"
    5. Il fascismo e la grande crisi: lo "Stato imprenditore"
    6. L'imperialismo fascista e l'impresa etiopica
    7. L'Italia antifascista
    8. Apogeo e declino del regime fascista
    9. Sommario
  28. Il tramonto del colonialismo. L'Asia e l'America Latina
    1. Il declino degli imperi coloniali
    2. Il nodo del Medio Oriente
    3. L'Impero britannico e l'India
    4. Nazionalisti e comunisti in Cina
    5. Imperialismo e autoritarismo in Giappone
    6. Dittature militari e regimi populisti in America Latina
    7. Sommario
  29. La seconda guerra mondiale
    1. Le origini e le responsabilità
    2. La distruzione della Polonia e l'offensiva al Nord
    3. L'attacco a occidente e la caduta della Francia
    4. L'intervento dell'Italia
    5. La battaglia d'Inghilterra
    6. Il fallimento della guerra italiana: i Balcani e il Nord Africa
    7. L'attacco all'Unione Sovietica
    8. L'aggressione giapponese e il coinvolgimento degli Stati Uniti
    9. Il "nuovo ordine". Resistenza e collaborazionismo
    10. 1942-43: la svolta della guerra
    11. La "grande alleanza" e la campagna d'Italia. La caduta del fascismo e l'8 settembre
    12. Resistenza e lotta politica in Italia
    13. Le vittorie sovietiche e lo sbarco in Normandia
    14. La fine del Terzo Reich
    15. La sconfitta del Giappone e la bomba atomica
    16. Sommario
  30. Il mondo diviso
    1. Le conseguenze della seconda guerra mondiale
    2. Le Nazioni Unite
    3. La fine della "grande alleanza"
    4. Il nuovo ordine economico
    5. La "guerra fredda"
    6. L'Unione Sovietica e le "democrazie popolari"
    7. Il dopoguerra negli Stati Uniti, in Europa occidentale e in Giappone
    8. La rivoluzione comunista in Cina
    9. La guerra di Corea
    10. Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica
    11. La destalinizzazione e la crisi ungherese
    12. L'Europa occidentale e il Mercato comune
    13. La Francia dalla Quarta Repubblica al regime gaullista
    14. Sommario
  31. La decolonizzazione e il Terzo Mondo
    1. I caratteri generali della decolonizzazione
    2. L'emancipazione dell'Asia
    3. Il Medio Oriente e la nascita di Israele
    4. La rivoluzione nasseriana in Egitto e la crisi di Suez
    5. L'indipendenza dei paesi del Maghreb
    6. L'emancipazione dell'Africa nera
    7. Dipendenza economica e instabilità politica in America Latina
    8. Il Terzo Mondo e il "non allineamento"
    9. Il sottosviluppo
    10. Sommario
  32. L'Italia dopo il fascismo
    1. Un paese sconfitto
    2. Le forze in campo
    3. Dalla liberazione alla Repubblica
    4. La crisi dell'unità antifascista
    5. La Costituzione repubblicana
    6. Le elezioni del '48 e la sconfitta delle sinistre
    7. La ricostruzione economica
    8. Le scelte internazionali
    9. Gli anni del centrismo
    10. Alla ricerca di nuovi equilibri
    11. Sommario
  33. Distensione e confronto
    1. Mito e realtà degli anni '60
    2. Kennedy e Kruscev: la crisi dei missili e la distensione
    3. La Cina di Mao: il contrasto con l'Urss e la "rivoluzione culturale"
    4. La guerra del Vietnam
    5. L'Urss e l'Europa orientale: la crisi cecoslovacca
    6. L'Europa occidentale negli anni del benessere
    7. Sommario
  34. La società del benessere
    1. Il boom dell'economia
    2. Le nuove frontiere della scienza
    3. Il trionfo dei "mass media"
    4. L'esplosione demografica
    5. La civiltà dei consumi
    6. La critica alla civiltà dei consumi
    7. Contestazione giovanile e rivolta studentesca
    8. Il nuovo femminismo
    9. La Chiesa cattolica e il Concilio Vaticano II
    10. La crisi petrolifera e i limiti dello sviluppo
    11. Rivoluzione elettronica e società postindustriale
    12. Sommario
  35. Problemi e conflitti del mondo contemporaneo
    1. Il tempo del "riflusso"
    2. Il rapporto Nord-Sud: la geografia della fame
    3. Le contraddizioni dell'America Latina
    4. La polveriera del Medio Oriente
    5. I conflitti nell'Asia comunista
    6. La Cina dopo Mao
    7. Il miracolo giapponese
    8. La difficile unità dell'Europa occidentale
    9. Gli Stati Uniti da Nixon a Bush
    10. L'Urss da Breznev a Gorbacëv
    11. La crisi dell'Europa comunista e la riunificazione tedesca
    12. La guerra del Golfo
    13. I problemi del postcomunismo: la fine dell'Urss e i nuovi equilibri mondiali
    14. Sommario
  36. L'Italia dal miracolo economico ai giorni nostri
    1. Il miracolo economico
    2. Le trasformazioni sociali
    3. Il centro-sinistra
    4. Il '68 e l'autunno caldo
    5. La crisi dei centrosinistra
    6. Il terrorismo e la solidarietà nazionale
    7. Politica, economia e società negli anni '80
    8. I problemi dell'Italia di oggi
    9. Sommario
  37. Cronologia

34.2 Le nuove frontiere della scienza
Scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche furono, come si è detto, componenti fondamentali dello sviluppo economico postbellico. Il nesso fra ricerca scientifica e produzione, che si era instaurato a partire dalla seconda rivoluzione industriale (14.5), divenne ora strettissimo. I governi destinarono quote crescenti del reddito nazionale alla ricerca, creando spesso enti e agenzie speciali ad essa preposti. E il lungo periodo di pace seguito alla fine del conflitto consentì di indirizzare verso gli usi civili risorse intellettuali e finanziarie prima assorbite in misura preponderante dalle esigenze militari (che pure continuarono a farsi sentire, soprattutto nelle grandi potenze e soprattutto nei settori di rilevanza strategica, in primo luogo il nucleare). Ciò che mutò rispetto all'anteguerra fu non tanto il ritmo dell'innovazione tecnologica, quanto la velocità della sua diffusione e della sua applicazione ai diversi settori produttivi. Nel giro di pochi anni, il mondo sviluppato fu letteralmente sommerso da un'ondata di nuovi materiali, di nuove macchine, di prodotti d'ogni genere in gran parte sconosciuti alla generazione precedente (e spesso destinati ad apparire superati alla generazione successiva).
Nel settore chimico, le maggiori novità furono legate allo sviluppo di scoperte risalenti al periodo prebellico. La più diffusa tra le fibre sintetiche, il nylon, era stata realizzata già nel '35. Le prime materie plastiche erano state realizzate addirittura nei primi anni del secolo. Ma solo nel secondo dopoguerra materie plastiche e fibre sintetiche si affermarono su larghissima scala nelle forme e negli usi più vari, fino a sostituirsi in larga parte ai materiali "naturali" e a dominare lo scenario della vita quotidiana nei paesi industrializzati.
Un discorso in parte analogo si può fare per i medicinali. Molti farmaci le cui proprietà erano già note prima della guerra entrarono nell'uso corrente solo dopo il conflitto mondiale, grazie ai progressi della chimica, che consentirono di isolare una serie di sostanze e di produrle su larga scala. Il caso più noto è quello degli antibiotici, che costituiscono tuttora il più efficace strumento di difesa contro i batteri patogeni. La scoperta della penicillina avvenne nel 1928, per opera del chimico inglese Alexander Fleming. Ma solo dieci anni dopo si poterono isolare i primi antibiotici (impiegati dagli Stati Uniti durante la guerra mondiale); e solo alla fine degli anni '50 cominciò la produzione delle penicilline sintetiche. Al periodo fra le due guerre risalgono anche l'isolamento di molte vitamine (la A, la C, la B 12) e la scoperta di sostanze importantissime come i sulfamidici (antibatterici che poi sarebbero stati in parte soppiantati dagli antibiotici) e come gli ormoni, fra cui l'insulina e il cortisone. Alla ricerca del periodo postbellico si deve invece l'introduzione di altri farmaci che si possono considerare in qualche modo tipici della nostra epoca, come gli psicofarmaci e gli anticoncezionali.
Paralleli a quelli della farmacologia furono i progressi della chirurgia, legati soprattutto all'uso di nuove apparecchiature e di nuovi anestetici meno tossici, che consentirono interventi di durata anche molto lunga (come le operazioni "a cuore aperto"). Un nuovo salto qualitativo nella storia della chirurgia si ebbe negli anni '60 con la realizzazione dei primi trapianti di organi (retina, rene, midollo osseo, fegato e, dal '67, anche il cuore): tecnica che ha suscitato non pochi problemi, sia di ordine clinico (per la "reazione di rigetto" dell'organismo in presenza di un corpo estraneo), sia di natura etica (soprattutto nel caso del cuore, in rapporto alla difficoltà di definire la morte clinica del "donatore").
Un altro settore in cui gli effetti del progresso tecnologico si fecero subito sentire fu quello dei trasporti. In questo campo, due furono le novità caratteristiche del periodo postbellico. La prima fu il boom della motorizzazione privata e in genere del trasporto su strada: un boom che dagli Stati Uniti, dov'era già esploso negli anni fra le due guerre, si estese progressivamente a tutti i paesi industrializzati a economia capitalistica. In Europa occidentale, il rapporto fra vetture circolanti e abitanti, che era di 1 a 50 prima della guerra, passò a 1 a 5 nel 1970. Ancora più rapido fu lo sviluppo del parco automobilistico in Giappone, che alla fine degli anni '60 divenne il secondo produttore mondiale di auto dopo gli Usa.
La seconda e più importante novità fu lo sviluppo dell'aviazione civile. Già cresciuto nei primi anni del dopoguerra (i passeggeri in tutto il mondo passarono dai 2 milioni e mezzo del '37 ai 21 milioni del '47), il trasporto aereo ricevette una nuova decisiva spinta, nella seconda metà degli anni '50, dall'impiego della propulsione a reazione (in luogo di quella a elica) sui mezzi civili. Gli aerei aumentarono contemporaneamente la loro velocità e la loro capienza: se nel 1950 un Constellation impiegava 18 ore per trasportare 60 passeggeri da Parigi a New York, vent'anni dopo un Boeing 747 (il cosiddetto Jumbo Jet) ne impiegava 7 per trasportarne 400. Oggi nessun punto della terra dista da un altro più di una giornata di volo.
L'affermazione dell'aereo sui lunghi percorsi e dell'auto su quelli medio-brevi hanno significato il declino del treno e della nave-passeggeri: ossia dei mezzi che erano stati protagonisti della prima rivoluzione dei trasporti a metà '800 (8.4). La navigazione marittima ha trovato un nuovo terreno di sviluppo in alcuni trasporti speciali (le gigantesche petroliere, di stazza anche superiore alle 500.000 tonnellate, i porta-containers), ma ha visto contrarsi progressivamente, fino a scomparire del tutto, il traffico passeggeri sulle rotte transatlantiche per l'incalzare della concorrenza del mezzo aereo.
Direttamente collegata ai progressi dell'aeronautica fu l'apertura, alla fine degli anni '50, di un nuovo capitolo nella storia della ricerca e delle esplorazioni: quello relativo alla conquista dello spazio. Nessun aspetto del progresso scientifico e tecnologico del secondo dopoguerra fu capace come questo di colpire la fantasia dei contemporanei, di simboleggiare lo slancio ottimistico di un'intera epoca, combinando l'avventura con le tecniche più sofisticate, il trionfo della grande organizzazione con lo spirito pionieristico. Nacque da qui una nuova mitologia, in parte anticipata e poi amplificata dalla letteratura e dal cinema di fantascienza, un genere assurto negli ultimi tempi a diffusa e stabile popolarità.
Le esplorazioni spaziali ebbero la loro principale premessa tecnica negli sviluppi della missilistica. Impiegati per la prima volta dai tedeschi nell'ultima fase del conflitto mondiale e perfezionati negli anni successivi come vettori di ordigni esplosivi (soprattutto nucleari), i missili furono il veicolo che consentì di portare satelliti e astronavi fuori dall'atmosfera. Dal punto di vista politico-economico, i voli spaziali furono resi possibili da un'eccezionale concentrazione di risorse nel settore, da parte soprattutto delle due superpotenze, che si impegnarono in una gara accanita e spettacolare, dettata sia da motivi propagandistici sia da moventi strategici.
Fu l'Unione Sovietica a ottenere il primo, clamoroso (e per molti inatteso) successo mandando in orbita, il 4 ottobre 1957, il primo satellite artificiale, lo Sputnik, precedendo di pochi mesi gli Stati Uniti, che lanciarono il loro Explorer nel gennaio '58. Furono ancora i sovietici a inviare nello spazio il primo astronauta, Yuri Gagarin, che il 12 aprile '61 girò per due ore attorno alla Terra a bordo della navicella Vostok. A questi successi gli Stati Uniti - che nel '58 avevano dato vita a un'agenzia statale per i voli aerospaziali, la Nasa - replicarono moltiplicando il loro impegno finanziario nel settore e puntando all'obiettivo più ambizioso: lo sbarco di uomini sulla Luna. L'obiettivo fu centrato, dopo una lunga preparazione, il 21 luglio 1969, quando gli astronauti Armstrong e Aldrin, discesi dalla navicella Apollo 11, misero piede sul suolo lunare mentre le loro immagini venivano trasmesse sui teleschermi di tutto il mondo. Negli anni successivi, gli sforzi delle potenze impegnate nella corsa allo spazio (agli Usa e all'Urss si erano intanto aggiunti i paesi della Cee, il Giappone e la Cina) si sono concentrati su operazioni meno spettacolari, ma non meno interessanti dal punto di vista scientifico: messa in orbita di satelliti meteorologici e per telecomunicazioni, invio di "sonde spaziali" senza uomini a bordo per esplorare il sistema planetario e gli spazi intersiderali, costruzione di "stazioni orbitanti", lancio di "navette spaziali" (gli Space shuttles realizzati dagli Stati Uniti) capaci di rientrare a terra dopo aver compiuto la loro missione.
Al di là del loro specifico interesse scientifico, le imprese spaziali hanno provocato una fortissima "ricaduta" di tecnologia, che ha interessato tutti i settori produttivi di punta: la meccanica e la metallurgia, la chimica dei combustibili e quella dei nuovi materiali, le telecomunicazioni e l'elettronica in genere. Non meno importanti - e per certi aspetti preoccupanti - sono le implicazioni di carattere militare. Il perfezionamento delle tecniche di lancio e di guida a distanza dei missili si è riflesso immediatamente sui sistemi d'arma delle superpotenze, che ormai affidano agli arsenali missilistici il grosso della loro capacità deterrente. "Satelliti-spia" dotati di potentissime apparecchiature fotografiche sono regolarmente usati da americani e sovietici. E l'eventualità di una "militarizzazione" dello spazio è diventata negli ultimi anni una minaccia reale.
Il carattere sempre meno neutrale della ricerca e il dissolversi del confine fra ricerca pura e ricerca applicata sono del resto - come già abbiamo osservato (25.9) - aspetti connaturati alla scienza del nostro tempo. Il caso più tipico, e più drammatico, è quello della fisica nucleare, che aveva ricevuto un impulso decisivo dalla guerra e che anche in seguito, nonostante abbia trovato numerosi impieghi pacifici (centrali nucleari per la produzione di energia elettrica sono state installate, a partire dagli anni '60, in quasi tutti i paesi più industrializzati), ha avuto la sua applicazione principale nella produzione di bombe sempre più potenti. Oggi la capacità distruttiva degli ordigni nucleari in dotazione alle superpotenze è molto superiore a quella necessaria per distruggere ogni forma di vita sull'intero pianeta. Per restare nel campo della fisica, va citata ancora l'invenzione, nel 1960, del laser, un dispositivo che, generando e amplificando radiazioni ottiche, riesce a concentrare enormi quantità di energia in spazi minimi e che, usato con successo nella microchirurgia e nella meccanica di precisione, sta ora trovando nuove applicazioni nel campo militare (soprattutto nella difesa antimissilistica).
Anche una scienza apparentemente neutra come la biologia ha suscitato problemi morali di non facile soluzione. I progressi della genetica, offrendo la possibilità di selezionare le specie vegetali e animali, hanno consentito di migliorare la produttività nell'agricoltura e nell'allevamento. Ma, con i loro più recenti sviluppi, hanno anche sollevato inquietanti interrogativi circa l'ipotesi di una manipolazione della stessa specie umana. Nel luglio del '73, il biologo inglese James Watson - che vent'anni prima aveva individuato, assieme a Francis Harry Crick, la struttura dell'acido desossiribonucleico (Dna), responsabile della trasmissione dei caratteri genetici negli esseri viventi - lanciò la proposta di sospendere gli esperimenti di ingegneria genetica. La proposta, peraltro mai messa in pratica, esprimeva bene i dubbi e le angosce di una scienza sempre più in grado di conoscere e condizionare i processi naturali, ma non altrettanto capace di controllare le conseguenze del suo dominio.
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