1. La Restaurazione e il Romanticismo
    1. La Restaurazione e i suoi limiti
    2. Il congresso di Vienna e il nuovo assetto europeo
    3. La Santa alleanza
    4. La Restaurazione in Europa
    5. La Restaurazione in Italia
    6. Gli aspetti sociali della Restaurazione
    7. La cultura del Romanticismo
    8. Romanticismo e politica
    9. Sommario
  2. Le rivoluzioni europee degli anni '20
    1. Liberalismo, democrazia, principio nazionale
    2. Le società segrete
    3. La rivoluzione in Spagna e in Italia meridionale
    4. I moti del '21 in Piemonte
    5. Interventi militari e repressioni
    6. Il moto decabrista in Russia
    7. L'indipendenza greca
    8. Sommario
  3. America Latina e Stati Uniti
    1. Le due rivoluzioni americane
    2. L'indipendenza dell'America Latina
    3. L'America Latina dopo l'indipendenza
    4. Lo sviluppo degli Stati Uniti: la frontiera e la democrazia
    5. L'espansione territoriale degli Stati Uniti
    6. Sommario
  4. Il 1830 e il nuovo assetto europeo
    1. La seconda ondata rivoluzionaria
    2. La rivoluzione di luglio in Francia
    3. La rivoluzione di luglio e l'Europa
    4. La monarchia borghese di Luigi Filippo
    5. L'Inghilterra nell'età delle riforme
    6. Le monarchie autoritarie
    7. Gli equilibri internazionali fra il 1830 e il 1848
    8. Sommario
  5. Industrializzazione, classe operaia, socialismo
    1. L'economia europea nel primo '800: la continuità col passato
    2. I fattori dinamici
    3. L'industrializzazione dell'Europa continentale
    4. La formazione della classe operaia
    5. I nuovi sviluppi del liberalismo
    6. Cattolicesimo liberale e cattolicesimo sociale
    7. Il pensiero socialista
    8. Marx, Engels e il "Manifesto dei comunisti"
    9. Sommario
  6. Il Risorgimento italiano
    1. Risorgimento e storia d'Italia
    2. I moti del 1831
    3. Mazzini e la Giovine Italia
    4. Le iniziative mazziniane
    5. L'evoluzione degli Stati italiani
    6. Le nuove correnti politiche: moderatismo, neoguelfismo, federalismo
    7. Il biennio delle riforme (1846-47)
    8. Sommario
  7. Le rivoluzioni del 1848
    1. Una rivoluzione europea
    2. La rivoluzione di febbraio in Francia
    3. La parabola della Seconda Repubblica
    4. La rivoluzione nell'Impero asburgico
    5. La rivoluzione in Germania e l'Assemblea di Francoforte
    6. La rivoluzione in Italia
    7. La prima guerra di indipendenza
    8. Lotte democratiche e restaurazione conservatrice
    9. La Francia dalla Seconda Repubblica al Secondo Impero
    10. Sommario
  8. Società borghese e movimento operaio
    1. La borghesia europea
    2. Ottimismo borghese e cultura positiva
    3. Lo sviluppo economico
    4. La rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
    5. La città moderna
    6. Il mondo delle campagne
    7. Il proletariato urbano
    8. Il movimento operaio dopo il '48
    9. Marx e "Il Capitale"
    10. L'Internazionale dei lavoratori
    11. Bakunin, Marx e la crisi dell'Internazionale
    12. Il mondo cattolico di fronte alla società borghese
    13. Sommario
  9. La lotta per l'egemonia continentale e l'unità tedesca
    1. La crisi dell'equilibrio europeo
    2. L'Inghilterra liberale
    3. La Russia di Alessandro II
    4. L'Impero asburgico
    5. La Francia del Secondo Impero
    6. Le guerre di Napoleone III
    7. L'ascesa della Prussia
    8. Bismarck e la guerra austro-prussiana
    9. La guerra franco-prussiana e l'unificazione tedesca
    10. La Comune di Parigi
    11. Sommario
  10. L'unità d'Italia
    1. La seconda restaurazione
    2. L'esperienza liberale in Piemonte
    3. Cavour
    4. Il Piemonte di Cavour: l'evoluzione politica e lo sviluppo economico
    5. La ripresa dell'azione mazziniana
    6. Il fallimento dell'alternativa repubblicana
    7. La diplomazia di Cavour e l'alleanza con la Francia
    8. La seconda guerra di indipendenza
    9. Garibaldi e la spedizione dei Mille
    10. L'intervento piemontese e i plebisciti
    11. Unità italiana e unità tedesca
    12. Sommario
  11. L'Italia unita: Stato e società nell'età della Destra
    1. L'Italia nel 1861
    2. La classe dirigente: Destra e Sinistra
    3. Lo Stato accentrato, il Mezzogiorno, il brigantaggio
    4. La politica economica: i costi dell'unificazione
    5. La questione romana e la terza guerra di indipendenza
    6. Roma capitale
    7. Declino e caduta della Destra storica
    8. Sommario
  12. I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone
    1. L'Europa centro del mondo
    2. Sviluppo economico e fratture sociali negli Stati Uniti
    3. La guerra di secessione e le sue conseguenze
    4. Stati Uniti e America Latina. L'avventura messicana di Napoleone III
    5. L'espansione europea in Asia: l'India sotto la dominazione inglese
    6. La Cina e le "guerre dell'oppio"
    7. Il Giappone feudale
    8. La "restaurazione Meiji" e la nascita del Giappone moderno
    9. Sommario
  13. L'Europa nell'età di Bismarck
    1. La svolta del 1870
    2. La Germania bismarckiana
    3. Bismarck e l'equilibrio europeo
    4. La Terza Repubblica in Francia
    5. L'Inghilterra di Gladstone e Disraeli
    6. Sommario
  14. La seconda rivoluzione industriale
    1. Il capitalismo a una svolta
    2. Le concentrazioni e il capitalismo finanziario
    3. Protezionismo e imperialismo
    4. La crisi agraria e le sue conseguenze
    5. La seconda rivoluzione industriale: scienza e tecnologia
    6. Le nuove industrie
    7. Motori a scoppio ed elettricità
    8. Le nuove frontiere della medicina
    9. Il boom demografico
    10. Sommario
  15. Imperialismo e colonialismo
    1. Che cos'è l'imperialismo
    2. I caratteri del colonialismo
    3. Colonizzatori e colonizzati
    4. L'Africa prima della conquista
    5. L'espansione in Nord Africa
    6. La spartizione dell'Africa nera
    7. Il Sud Africa e la guerra anglo-boera
    8. L'espansione in Asia e in Oceania
    9. La crescita del Giappone e la crisi della Cina
    10. Gli Stati Uniti potenza mondiale
    11. Sommario
  16. L'Italia nell'età della Sinistra
    1. La Sinistra al potere
    2. Depretis e il trasformismo
    3. I primi passi del movimento operaio
    4. I cattolici intransigenti e l'Opera dei congressi
    5. La politica economica, l'agricoltura e l'Inchiesta Jacini
    6. Il problema dello sviluppo industriale e il protezionismo
    7. La politica estera: la Triplice alleanza e l'espansione coloniale
    8. La democrazia autoritaria di Francesco Crispi
    9. Giolitti, i Fasci siciliani e la Banca romana
    10. La nascita del Partito socialista
    11. Il ritorno di Crispi e la sconfitta di Adua
    12. Sommario
  17. Verso la società di massa
    1. Che cos'è la società di massa
    2. Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva
    3. Le nuove stratificazioni sociali
    4. Istruzione e informazione
    5. Gli eserciti di massa
    6. Suffragio universale, partiti di massa, sindacati
    7. La questione femminile
    8. Riforme e legislazione sociale
    9. I partiti socialisti e la Seconda Internazionale
    10. Ortodossia ed eresie del marxismo
    11. I cattolici e la "Rerum novarum"
    12. Il nuovo nazionalismo
    13. La crisi del positivismo
    14. Scienze della natura e scienze dell'uomo
    15. Sommario
  18. L'Europa tra due secoli
    1. Le nuove alleanze
    2. La "belle époque" e le sue contraddizioni
    3. La Francia tra democrazia e reazione
    4. Imperialismo e riforme in Gran Bretagna
    5. La Germania guglielmina
    6. I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria
    7. La Russia fra industrializzazione e autocrazia
    8. La rivoluzione russa del 1905
    9. Verso la prima guerra mondiale
    10. Sommario
  19. Imperialismo e rivoluzione nei continenti extraeuropei
    1. Il ridimensionamento dell'Europa
    2. La guerra russo-giapponese
    3. La Repubblica in Cina
    4. Imperialismo e riforme negli Stati Uniti
    5. L'America Latina e la rivoluzione messicana
    6. Sommario
  20. L'Italia giolittiana
    1. La crisi di fine secolo
    2. La svolta liberale
    3. Decollo industriale e progresso civile
    4. La questione meridionale
    5. I governi Giolitti e le riforme
    6. Il giolittismo e i suoi critici
    7. La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia
    8. Riformisti e rivoluzionari
    9. Democratici cristiani e clerico-moderati
    10. La crisi del sistema giolittiano
    11. Sommario
  21. La prima guerra mondiale
    1. Dall'attentato di Sarajevo alla guerra europea
    2. Dalla guerra di movimento alla guerra di usura
    3. L'Italia dalla neutralità all'intervento
    4. La grande strage (1915-16)
    5. La guerra nelle trincee
    6. La nuova tecnologia militare
    7. La mobilitazione totale e il "fronte interno"
    8. L'opposizione socialista
    9. La svolta del 1917
    10. L'Italia e il disastro di Caporetto
    11. Rivoluzione o guerra democratica?
    12. L'ultimo anno di guerra
    13. I trattati di pace e la nuova carta d'Europa
    14. La Società delle nazioni
    15. Sommario
  22. La rivoluzione russa
    1. Da febbraio a ottobre
    2. La rivoluzione d'ottobre
    3. Dittatura e guerra civile
    4. La Terza Internazionale
    5. Il comunismo di guerra
    6. La nuova politica economica
    7. L'Unione Sovietica e la sua costituzione
    8. La nuova società
    9. Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese
    10. Sommario
  23. L'eredità della Grande Guerra
    1. Le trasformazioni sociali
    2. Le conseguenze economiche
    3. Il biennio rosso
    4. La rivoluzione in Germania
    5. La rivoluzione in Austria e in Ungheria
    6. Rivoluzione e modernizzazione in Turchia
    7. La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna
    8. La Repubblica di Weimar
    9. La crisi della Ruhr
    10. La ricerca della distensione in Europa
    11. Sommario
  24. Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo
    1. I problemi del dopoguerra
    2. Cattolici, socialisti e fascisti
    3. La "vittoria mutilata" e l'impresa fiumana
    4. Le agitazioni sociali e le elezioni del '19
    5. Giolitti, l'occupazione delle fabbriche e la nascita del Pci
    6. Il fascismo agrario e le elezioni del '21
    7. L'agonia dello Stato liberale
    8. La marcia su Roma
    9. Verso lo Stato autoritario
    10. Il delitto Matteotti e l'Aventino
    11. La dittatura a viso aperto
    12. I regimi autoritari nell'Europa degli anni '20
    13. Sommario
  25. La grande crisi: economia e società negli anni '30
    1. Crisi e trasformazione
    2. Gli anni dell'euforia: gli Stati Uniti prima della crisi
    3. Il "grande crollo" del 1929
    4. La crisi in Europa
    5. Roosevelt e il "New Deal"
    6. Il nuovo ruolo dello Stato
    7. I nuovi consumi
    8. Le comunicazioni di massa
    9. La scienza e la guerra
    10. La cultura della crisi
    11. Sommario
  26. L'Europa negli anni '30: totalitarismi e democrazie
    1. L'eclissi della democrazia
    2. La crisi della Repubblica di Weimar e l'avvento del nazismo
    3. Il consolidamento del potere di Hitler
    4. Il Terzo Reich
    5. Repressione e consenso nel regime nazista
    6. Il contagio autoritario
    7. L'Unione Sovietica e l'industrializzazione forzata
    8. Lo stalinismo
    9. La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari
    10. La guerra di Spagna
    11. L'Europa verso la catastrofe
    12. Sommario
  27. L'Italia fascista
    1. Il totalitarismo imperfetto
    2. Il regime e il paese
    3. Cultura, scuola, comunicazioni di massa
    4. Il fascismo e l'economia. La "battaglia del grano" e "quota novanta"
    5. Il fascismo e la grande crisi: lo "Stato imprenditore"
    6. L'imperialismo fascista e l'impresa etiopica
    7. L'Italia antifascista
    8. Apogeo e declino del regime fascista
    9. Sommario
  28. Il tramonto del colonialismo. L'Asia e l'America Latina
    1. Il declino degli imperi coloniali
    2. Il nodo del Medio Oriente
    3. L'Impero britannico e l'India
    4. Nazionalisti e comunisti in Cina
    5. Imperialismo e autoritarismo in Giappone
    6. Dittature militari e regimi populisti in America Latina
    7. Sommario
  29. La seconda guerra mondiale
    1. Le origini e le responsabilità
    2. La distruzione della Polonia e l'offensiva al Nord
    3. L'attacco a occidente e la caduta della Francia
    4. L'intervento dell'Italia
    5. La battaglia d'Inghilterra
    6. Il fallimento della guerra italiana: i Balcani e il Nord Africa
    7. L'attacco all'Unione Sovietica
    8. L'aggressione giapponese e il coinvolgimento degli Stati Uniti
    9. Il "nuovo ordine". Resistenza e collaborazionismo
    10. 1942-43: la svolta della guerra
    11. La "grande alleanza" e la campagna d'Italia. La caduta del fascismo e l'8 settembre
    12. Resistenza e lotta politica in Italia
    13. Le vittorie sovietiche e lo sbarco in Normandia
    14. La fine del Terzo Reich
    15. La sconfitta del Giappone e la bomba atomica
    16. Sommario
  30. Il mondo diviso
    1. Le conseguenze della seconda guerra mondiale
    2. Le Nazioni Unite
    3. La fine della "grande alleanza"
    4. Il nuovo ordine economico
    5. La "guerra fredda"
    6. L'Unione Sovietica e le "democrazie popolari"
    7. Il dopoguerra negli Stati Uniti, in Europa occidentale e in Giappone
    8. La rivoluzione comunista in Cina
    9. La guerra di Corea
    10. Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica
    11. La destalinizzazione e la crisi ungherese
    12. L'Europa occidentale e il Mercato comune
    13. La Francia dalla Quarta Repubblica al regime gaullista
    14. Sommario
  31. La decolonizzazione e il Terzo Mondo
    1. I caratteri generali della decolonizzazione
    2. L'emancipazione dell'Asia
    3. Il Medio Oriente e la nascita di Israele
    4. La rivoluzione nasseriana in Egitto e la crisi di Suez
    5. L'indipendenza dei paesi del Maghreb
    6. L'emancipazione dell'Africa nera
    7. Dipendenza economica e instabilità politica in America Latina
    8. Il Terzo Mondo e il "non allineamento"
    9. Il sottosviluppo
    10. Sommario
  32. L'Italia dopo il fascismo
    1. Un paese sconfitto
    2. Le forze in campo
    3. Dalla liberazione alla Repubblica
    4. La crisi dell'unità antifascista
    5. La Costituzione repubblicana
    6. Le elezioni del '48 e la sconfitta delle sinistre
    7. La ricostruzione economica
    8. Le scelte internazionali
    9. Gli anni del centrismo
    10. Alla ricerca di nuovi equilibri
    11. Sommario
  33. Distensione e confronto
    1. Mito e realtà degli anni '60
    2. Kennedy e Kruscev: la crisi dei missili e la distensione
    3. La Cina di Mao: il contrasto con l'Urss e la "rivoluzione culturale"
    4. La guerra del Vietnam
    5. L'Urss e l'Europa orientale: la crisi cecoslovacca
    6. L'Europa occidentale negli anni del benessere
    7. Sommario
  34. La società del benessere
    1. Il boom dell'economia
    2. Le nuove frontiere della scienza
    3. Il trionfo dei "mass media"
    4. L'esplosione demografica
    5. La civiltà dei consumi
    6. La critica alla civiltà dei consumi
    7. Contestazione giovanile e rivolta studentesca
    8. Il nuovo femminismo
    9. La Chiesa cattolica e il Concilio Vaticano II
    10. La crisi petrolifera e i limiti dello sviluppo
    11. Rivoluzione elettronica e società postindustriale
    12. Sommario
  35. Problemi e conflitti del mondo contemporaneo
    1. Il tempo del "riflusso"
    2. Il rapporto Nord-Sud: la geografia della fame
    3. Le contraddizioni dell'America Latina
    4. La polveriera del Medio Oriente
    5. I conflitti nell'Asia comunista
    6. La Cina dopo Mao
    7. Il miracolo giapponese
    8. La difficile unità dell'Europa occidentale
    9. Gli Stati Uniti da Nixon a Bush
    10. L'Urss da Breznev a Gorbacëv
    11. La crisi dell'Europa comunista e la riunificazione tedesca
    12. La guerra del Golfo
    13. I problemi del postcomunismo: la fine dell'Urss e i nuovi equilibri mondiali
    14. Sommario
  36. L'Italia dal miracolo economico ai giorni nostri
    1. Il miracolo economico
    2. Le trasformazioni sociali
    3. Il centro-sinistra
    4. Il '68 e l'autunno caldo
    5. La crisi dei centrosinistra
    6. Il terrorismo e la solidarietà nazionale
    7. Politica, economia e società negli anni '80
    8. I problemi dell'Italia di oggi
    9. Sommario
  37. Cronologia

31.7 Dipendenza economica e instabilità politica in America Latina
I paesi dell'America Latina, la cui indipendenza politica era da tempo consolidata, richiedono un discorso diverso da quello fatto finora. I problemi che lì si ponevano alla fine della seconda guerra mondiale derivavano da uno sviluppo socio-economico che era già in parte avviato, ma che scontava ancora il peso di una diffusa arretratezza e di una forte dipendenza dagli Stati Uniti. L'influenza degli Usa, che fin dagli anni '20 aveva soppiantato quella britannica, giocò in modo diverso a seconda delle realtà locali e degli interessi economici coinvolti. In alcuni casi, come quello del Messico, i capitali Usa concorsero, pur con inevitabili condizionamenti, alla crescita industriale. In altri casi, soprattutto nei paesi più arretrati del Centro America - le cui economie, basate sulle monoculture agricole, erano dominio riservato delle grandi corporations come la United Fruit Company - i gruppi di interesse statunitensi e lo stesso governo di Washington si trovarono alleati alle oligarchie terriere locali nel combattere ogni forma di rinnovamento.
In generale, gli Stati Uniti si arrogarono una funzione di tutela sul continente, sia con interventi diretti più o meno mascherati, sia con un rilancio della politica "panamericana". Sotto l'impulso degli Usa, infatti, fu creata nel 1948 (in piena guerra fredda) l'Organizzazione degli Stati americani, che doveva realizzare una più stretta cooperazione economica fra i paesi del continente, ma aveva anche un preciso scopo politico: impedire che l'aggravarsi dell'instabilità politica e il riacutizzarsi delle tensioni sociali aprissero spazi alla penetrazione comunista.
Gli anni del secondo conflitto mondiale - e, in una certa misura, anche quelli della guerra in Corea - furono anni di sviluppo economico per i paesi latino-americani, che si avvantaggiarono dell'aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti agricoli e riuscirono anche a far crescere le industrie nazionali, profittando delle diminuite capacità esportative degli Stati Uniti e delle altre potenze occidentali. Questa fase di sviluppo - che fu peraltro limitata e si interruppe nei primi anni '50 - rafforzò i nuclei di proletariato industriale (e gli stessi sindacati operai), ma vide soprattutto la progressiva crescita del ceto medio urbano: un ceto medio di sentimenti nazionalistici, avverso alle oligarchie tradizionali, diviso fra le aspirazioni al rinnovamento e l'esigenza di garantirsi contro le spinte dal basso, e dunque portato ad allearsi ora con le classi più povere, ora con gli strati più abbienti. Questa crescente centralità dei ceti medi, in un periodo caratterizzato da profondi squilibri e tensioni, si concretò in una serie di soluzioni politiche di diverso segno, oscillanti fra liberalismo, populismo e autoritarismo.
Di stampo populista-autoritario fu il regime instaurato nel 1946 in Argentina dal colonnello Juan Domingo Perón. Attuando una politica di incentivi all'industria, di aumenti salariali, di lotta contro i monopoli e di nazionalizzazione dei servizi pubblici, Perón si guadagnò un largo consenso sia fra i ceti medi sia fra le classi popolari, soprattutto fra i sindacati operai. Il riformismo sociale di Perón, condito da una forte dose di demagogia, si accompagnava a una prassi politica autoritaria, che ricordava per molti aspetti quella dei regimi fascisti: violenze contro le opposizioni, censura sulla stampa, culto carismatico della figura del presidente e di quella di sua moglie Evita. Sul piano economico, la politica peronista, confusa nella concezione e maldestra nell'esecuzione, ebbe successo fino a che durò la congiuntura favorevole del periodo postbellico. Dall'inizio degli anni '50, si assisté a un continuo aumento dell'inflazione e a una crisi della produzione agricola, danneggiata dal calo delle esportazioni. Osteggiato dai conservatori, dai vertici delle forze armate e dalle gerarchie ecclesiastiche, avversato alla fine anche dai ceti medi colpiti dall'inflazione, Perón fu rovesciato nel 1955 da un colpo di Stato militare e costretto ad abbandonare l'Argentina. Nei dieci anni successivi, i militari lasciarono la guida del paese a governi civili, per lo più a direzione radicale, che tentarono senza troppa fortuna di risanare l'economia del paese. Nel 1966, profilandosi la minaccia di una vittoria elettorale dei peronisti, i generali attuarono un nuovo colpo di Stato, instaurando una ferrea dittatura di destra.
Simili per molti aspetti a quelle vissute dall'Argentina furono le vicende del Brasile, dove si era sviluppato, negli anni '30, il primo e più importante esperimento populista dell'America Latina, quello di Getulio Vargas (28.6). Rovesciato nel '45 dai militari, Vargas tornò al potere nel 1950, ma si scontrò con difficoltà (crisi economica, inflazione) analoghe a quelle incontrate da Perón in Argentina. Nel 1954, nuovamente esautorato dai militari, Vargas si suicidò. I suoi successori tentarono in vario modo di riprenderne l'eredità, assumendo una linea di "non allineamento" in politica estera e rilanciando i progetti di industrializzazione e modernizzazione (del '60 è la nascita della nuova capitale, Brasilia). Ma non riuscirono a svincolare il Brasile dai rapporti di dipendenza commerciale con l'estero, né a cancellare i gravissimi squilibri sociali di un paese immenso: dove più di metà della popolazione era ancora occupata in un'agricoltura spesso primitiva e intere regioni (soprattutto quelle del Nord-est) versavano in condizioni di tremenda arretratezza. Nel 1964, un nuovo colpo di Stato appoggiato dagli Stati Uniti riportò al potere i militari, che imposero un regime di dura repressione interna e sperimentarono un nuovo modello di sviluppo, basato sul blocco dei conflitti sociali e sull'incoraggiamento ai capitali stranieri. Uno sviluppo in effetti si realizzò (in questo periodo l'economia brasiliana crebbe con tassi vicini al 10% annuo), ma al prezzo di un ulteriore aggravamento degli squilibri sociali.
Negli anni '50 e '60, anche gli altri Stati del Sud America soffrirono di un'accentuata instabilità politica. Regimi militari si affermarono in Venezuela e in Colombia. In Paraguay cominciò nel '54 la lunga dittatura del generale Stroessner. In Bolivia il laburista Victor Paz Estenssoro, che aveva nazionalizzato le compagnie minerarie straniere, fu rovesciato dall'esercito nel '64. In Perù il potere fu assunto nel '68 da militari di orientamento populista e riformista. I soli paesi in cui le istituzioni democratiche tennero, sia pur fra molte difficoltà, furono l'Uruguay, il Cile e soprattutto il Messico, dove la stabilità politica era assicurata dal dominio incontrastato del Partito rivoluzionario istituzionale, custode dei valori della rivoluzione del 1910.
In un quadro di generale debolezza delle forze di sinistra, assunse enorme rilievo la clamorosa svolta che si realizzò a Cuba, dove la dittatura reazionaria di Fulgencio Batista fu rovesciata nel gennaio 1959, dopo una guerriglia iniziata tre anni prima sulle montagne della Sierra Maestra, da un movimento rivoluzionario guidato da Fidel Castro. Schierato inizialmente su posizioni democratico-riformiste, Castro avviò subito una riforma agraria che colpiva direttamente il monopolio esercitato dalla United Fruit sulla coltivazione della canna da zucchero, principale risorsa dell'isola. Gli Stati Uniti, che pure non avevano osteggiato la rivoluzione e avevano prontamente riconosciuto il nuovo regime, assunsero a questo punto un atteggiamento ostile. Castro si rivolse allora all'Urss (che si impegnò ad acquistare lo zucchero cubano a prezzi molto superiori a quelli del mercato internazionale), sfidando il boicottaggio economico americano e rompendo le relazioni diplomatiche con gli Usa. Nel giro di pochi anni, il regime cubano si orientò sempre più decisamente in senso socialista. L'economia fu in gran parte statizzata e fu istituito un regime a partito unico.
Le vicende cubane assunsero subito una portata che andava ben al di là di quella di un qualsiasi rivolgimento politico in un piccolo Stato del Centro America. Per la prima volta, in un continente sotto tutela nordamericana e in un paese vicinissimo agli Stati Uniti, si affermava un regime che, muovendo da posizioni radicali e nazionaliste, operava una netta scelta di campo in senso marxista e filosovietico e che mirava apertamente a esportare il suo modello rivoluzionario nel resto dell'America Latina e in tutto il Terzo Mondo. Uno dei più stretti collaboratori di Castro, l'argentino Ernesto "Che" Guevara, si impegnò in prima persona nel vano tentativo di suscitare "fuochi" di guerriglia in tutta l'America Latina e fu catturato e ucciso nel 1967 dai militari in Bolivia, dove cercava di organizzare un movimento rivoluzionario. Alla sfida politica e ideologica di Cuba gli Stati Uniti risposero da un lato tentando, senza successo, di soffocare il regime castrista (33.2), dall'altro lanciando, nel '61, la cosiddetta Alleanza per il progresso: un programma di aiuti ai paesi latinoamericani, che non bastava però a compensare lo strapotere economico esercitato dagli Usa su buona parte del continente.
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