29.5 La battaglia d'Inghilterra
Dal giugno 1940, la Gran Bretagna era rimasta sola a combattere contro la Germania e i suoi alleati. A questo punto Hitler sarebbe stato disposto a trattare, a patto di vedersi riconosciute le sue conquiste. Ma ogni ipotesi di tregua trovò un ostacolo insuperabile nella volontà della classe dirigente e del popolo britannico di continuare la lotta, fidando su una potenza marittima ancora intatta, oltre che sul sostegno del Commonwealth. Interprete e ispiratore di questa volontà di lotta fu il primo ministro conservatore
Winston Churchill, da sempre deciso fautore di una linea intransigente contro le pretese hitleriane. Chiamato nel maggio del '40 a guidare il nuovo governo di coalizione nazionale, Churchill enunciò subito il suo programma, in un celebre discorso: una sola politica, "la guerra per mare, per terra e nell'aria, con tutte le nostre energie", e un solo obiettivo, "la vittoria a tutti i costi [...] per quanto lunga e dura possa essere la strada". Ai suoi concittadini non aveva nulla da offrire "se non sangue, travagli, lacrime e sudore".
I sacrifici annunciati da Churchill divennero ben presto una dura realtà. All'inizio di luglio Hitler dava il via al progetto per l'invasione dell'Inghilterra (l'operazione Leone marino). Premessa essenziale per la riuscita del piano era il dominio dell'aria, che avrebbe consentito ai tedeschi di compensare la superiorità navale della Gran Bretagna e di fiaccarne la resistenza colpendola nella capacità produttiva e nel morale. Quella ingaggiata dalla Germania contro l'Inghilterra nell'estate del '40 fu la prima grande battaglia aerea della storia. Per circa tre mesi l'aviazione tedesca (Luftwaffe) effettuò continue incursioni in territorio britannico, prima contro obiettivi militari, poi contro i principali centri industriali (compresa Londra, che fu ripetutamente bombardata). Gli attacchi furono però efficacemente contrastati dalla contraerea e dagli aerei da caccia della Royal Air Force (Raf), che si valeva fra l'altro di un ottimo sistema di informazione e di avvistamento radar. All'inizio dell'autunno apparve chiaro che, nonostante le perdite umane e le distruzioni materiali subite, l'Inghilterra non era stata piegata; e l'operazione "Leone marino" fu rinviata a tempo indefinito.
La tenace resistenza degli inglesi aveva ottenuto un successo determinante, soprattutto dal punto di vista psicologico, imponendo alla Germania la prima battuta d'arresto dall'inizio del conflitto. La battaglia d'Inghilterra aveva dato tuttavia una tragica dimostrazione delle potenzialità distruttive del mezzo aereo: i bombardamenti sulle città, le terrificanti incursioni notturne precedute dal suono delle sirene e dalla fuga dei civili verso i rifugi antiaerei, gli orrori prodotti dalle bombe incendiarie sarebbero diventati un elemento ricorrente e un fattore decisivo nelle successive fasi della guerra.
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