1. La Restaurazione e il Romanticismo
    1. La Restaurazione e i suoi limiti
    2. Il congresso di Vienna e il nuovo assetto europeo
    3. La Santa alleanza
    4. La Restaurazione in Europa
    5. La Restaurazione in Italia
    6. Gli aspetti sociali della Restaurazione
    7. La cultura del Romanticismo
    8. Romanticismo e politica
    9. Sommario
  2. Le rivoluzioni europee degli anni '20
    1. Liberalismo, democrazia, principio nazionale
    2. Le società segrete
    3. La rivoluzione in Spagna e in Italia meridionale
    4. I moti del '21 in Piemonte
    5. Interventi militari e repressioni
    6. Il moto decabrista in Russia
    7. L'indipendenza greca
    8. Sommario
  3. America Latina e Stati Uniti
    1. Le due rivoluzioni americane
    2. L'indipendenza dell'America Latina
    3. L'America Latina dopo l'indipendenza
    4. Lo sviluppo degli Stati Uniti: la frontiera e la democrazia
    5. L'espansione territoriale degli Stati Uniti
    6. Sommario
  4. Il 1830 e il nuovo assetto europeo
    1. La seconda ondata rivoluzionaria
    2. La rivoluzione di luglio in Francia
    3. La rivoluzione di luglio e l'Europa
    4. La monarchia borghese di Luigi Filippo
    5. L'Inghilterra nell'età delle riforme
    6. Le monarchie autoritarie
    7. Gli equilibri internazionali fra il 1830 e il 1848
    8. Sommario
  5. Industrializzazione, classe operaia, socialismo
    1. L'economia europea nel primo '800: la continuità col passato
    2. I fattori dinamici
    3. L'industrializzazione dell'Europa continentale
    4. La formazione della classe operaia
    5. I nuovi sviluppi del liberalismo
    6. Cattolicesimo liberale e cattolicesimo sociale
    7. Il pensiero socialista
    8. Marx, Engels e il "Manifesto dei comunisti"
    9. Sommario
  6. Il Risorgimento italiano
    1. Risorgimento e storia d'Italia
    2. I moti del 1831
    3. Mazzini e la Giovine Italia
    4. Le iniziative mazziniane
    5. L'evoluzione degli Stati italiani
    6. Le nuove correnti politiche: moderatismo, neoguelfismo, federalismo
    7. Il biennio delle riforme (1846-47)
    8. Sommario
  7. Le rivoluzioni del 1848
    1. Una rivoluzione europea
    2. La rivoluzione di febbraio in Francia
    3. La parabola della Seconda Repubblica
    4. La rivoluzione nell'Impero asburgico
    5. La rivoluzione in Germania e l'Assemblea di Francoforte
    6. La rivoluzione in Italia
    7. La prima guerra di indipendenza
    8. Lotte democratiche e restaurazione conservatrice
    9. La Francia dalla Seconda Repubblica al Secondo Impero
    10. Sommario
  8. Società borghese e movimento operaio
    1. La borghesia europea
    2. Ottimismo borghese e cultura positiva
    3. Lo sviluppo economico
    4. La rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
    5. La città moderna
    6. Il mondo delle campagne
    7. Il proletariato urbano
    8. Il movimento operaio dopo il '48
    9. Marx e "Il Capitale"
    10. L'Internazionale dei lavoratori
    11. Bakunin, Marx e la crisi dell'Internazionale
    12. Il mondo cattolico di fronte alla società borghese
    13. Sommario
  9. La lotta per l'egemonia continentale e l'unità tedesca
    1. La crisi dell'equilibrio europeo
    2. L'Inghilterra liberale
    3. La Russia di Alessandro II
    4. L'Impero asburgico
    5. La Francia del Secondo Impero
    6. Le guerre di Napoleone III
    7. L'ascesa della Prussia
    8. Bismarck e la guerra austro-prussiana
    9. La guerra franco-prussiana e l'unificazione tedesca
    10. La Comune di Parigi
    11. Sommario
  10. L'unità d'Italia
    1. La seconda restaurazione
    2. L'esperienza liberale in Piemonte
    3. Cavour
    4. Il Piemonte di Cavour: l'evoluzione politica e lo sviluppo economico
    5. La ripresa dell'azione mazziniana
    6. Il fallimento dell'alternativa repubblicana
    7. La diplomazia di Cavour e l'alleanza con la Francia
    8. La seconda guerra di indipendenza
    9. Garibaldi e la spedizione dei Mille
    10. L'intervento piemontese e i plebisciti
    11. Unità italiana e unità tedesca
    12. Sommario
  11. L'Italia unita: Stato e società nell'età della Destra
    1. L'Italia nel 1861
    2. La classe dirigente: Destra e Sinistra
    3. Lo Stato accentrato, il Mezzogiorno, il brigantaggio
    4. La politica economica: i costi dell'unificazione
    5. La questione romana e la terza guerra di indipendenza
    6. Roma capitale
    7. Declino e caduta della Destra storica
    8. Sommario
  12. I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone
    1. L'Europa centro del mondo
    2. Sviluppo economico e fratture sociali negli Stati Uniti
    3. La guerra di secessione e le sue conseguenze
    4. Stati Uniti e America Latina. L'avventura messicana di Napoleone III
    5. L'espansione europea in Asia: l'India sotto la dominazione inglese
    6. La Cina e le "guerre dell'oppio"
    7. Il Giappone feudale
    8. La "restaurazione Meiji" e la nascita del Giappone moderno
    9. Sommario
  13. L'Europa nell'età di Bismarck
    1. La svolta del 1870
    2. La Germania bismarckiana
    3. Bismarck e l'equilibrio europeo
    4. La Terza Repubblica in Francia
    5. L'Inghilterra di Gladstone e Disraeli
    6. Sommario
  14. La seconda rivoluzione industriale
    1. Il capitalismo a una svolta
    2. Le concentrazioni e il capitalismo finanziario
    3. Protezionismo e imperialismo
    4. La crisi agraria e le sue conseguenze
    5. La seconda rivoluzione industriale: scienza e tecnologia
    6. Le nuove industrie
    7. Motori a scoppio ed elettricità
    8. Le nuove frontiere della medicina
    9. Il boom demografico
    10. Sommario
  15. Imperialismo e colonialismo
    1. Che cos'è l'imperialismo
    2. I caratteri del colonialismo
    3. Colonizzatori e colonizzati
    4. L'Africa prima della conquista
    5. L'espansione in Nord Africa
    6. La spartizione dell'Africa nera
    7. Il Sud Africa e la guerra anglo-boera
    8. L'espansione in Asia e in Oceania
    9. La crescita del Giappone e la crisi della Cina
    10. Gli Stati Uniti potenza mondiale
    11. Sommario
  16. L'Italia nell'età della Sinistra
    1. La Sinistra al potere
    2. Depretis e il trasformismo
    3. I primi passi del movimento operaio
    4. I cattolici intransigenti e l'Opera dei congressi
    5. La politica economica, l'agricoltura e l'Inchiesta Jacini
    6. Il problema dello sviluppo industriale e il protezionismo
    7. La politica estera: la Triplice alleanza e l'espansione coloniale
    8. La democrazia autoritaria di Francesco Crispi
    9. Giolitti, i Fasci siciliani e la Banca romana
    10. La nascita del Partito socialista
    11. Il ritorno di Crispi e la sconfitta di Adua
    12. Sommario
  17. Verso la società di massa
    1. Che cos'è la società di massa
    2. Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva
    3. Le nuove stratificazioni sociali
    4. Istruzione e informazione
    5. Gli eserciti di massa
    6. Suffragio universale, partiti di massa, sindacati
    7. La questione femminile
    8. Riforme e legislazione sociale
    9. I partiti socialisti e la Seconda Internazionale
    10. Ortodossia ed eresie del marxismo
    11. I cattolici e la "Rerum novarum"
    12. Il nuovo nazionalismo
    13. La crisi del positivismo
    14. Scienze della natura e scienze dell'uomo
    15. Sommario
  18. L'Europa tra due secoli
    1. Le nuove alleanze
    2. La "belle époque" e le sue contraddizioni
    3. La Francia tra democrazia e reazione
    4. Imperialismo e riforme in Gran Bretagna
    5. La Germania guglielmina
    6. I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria
    7. La Russia fra industrializzazione e autocrazia
    8. La rivoluzione russa del 1905
    9. Verso la prima guerra mondiale
    10. Sommario
  19. Imperialismo e rivoluzione nei continenti extraeuropei
    1. Il ridimensionamento dell'Europa
    2. La guerra russo-giapponese
    3. La Repubblica in Cina
    4. Imperialismo e riforme negli Stati Uniti
    5. L'America Latina e la rivoluzione messicana
    6. Sommario
  20. L'Italia giolittiana
    1. La crisi di fine secolo
    2. La svolta liberale
    3. Decollo industriale e progresso civile
    4. La questione meridionale
    5. I governi Giolitti e le riforme
    6. Il giolittismo e i suoi critici
    7. La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia
    8. Riformisti e rivoluzionari
    9. Democratici cristiani e clerico-moderati
    10. La crisi del sistema giolittiano
    11. Sommario
  21. La prima guerra mondiale
    1. Dall'attentato di Sarajevo alla guerra europea
    2. Dalla guerra di movimento alla guerra di usura
    3. L'Italia dalla neutralità all'intervento
    4. La grande strage (1915-16)
    5. La guerra nelle trincee
    6. La nuova tecnologia militare
    7. La mobilitazione totale e il "fronte interno"
    8. L'opposizione socialista
    9. La svolta del 1917
    10. L'Italia e il disastro di Caporetto
    11. Rivoluzione o guerra democratica?
    12. L'ultimo anno di guerra
    13. I trattati di pace e la nuova carta d'Europa
    14. La Società delle nazioni
    15. Sommario
  22. La rivoluzione russa
    1. Da febbraio a ottobre
    2. La rivoluzione d'ottobre
    3. Dittatura e guerra civile
    4. La Terza Internazionale
    5. Il comunismo di guerra
    6. La nuova politica economica
    7. L'Unione Sovietica e la sua costituzione
    8. La nuova società
    9. Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese
    10. Sommario
  23. L'eredità della Grande Guerra
    1. Le trasformazioni sociali
    2. Le conseguenze economiche
    3. Il biennio rosso
    4. La rivoluzione in Germania
    5. La rivoluzione in Austria e in Ungheria
    6. Rivoluzione e modernizzazione in Turchia
    7. La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna
    8. La Repubblica di Weimar
    9. La crisi della Ruhr
    10. La ricerca della distensione in Europa
    11. Sommario
  24. Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo
    1. I problemi del dopoguerra
    2. Cattolici, socialisti e fascisti
    3. La "vittoria mutilata" e l'impresa fiumana
    4. Le agitazioni sociali e le elezioni del '19
    5. Giolitti, l'occupazione delle fabbriche e la nascita del Pci
    6. Il fascismo agrario e le elezioni del '21
    7. L'agonia dello Stato liberale
    8. La marcia su Roma
    9. Verso lo Stato autoritario
    10. Il delitto Matteotti e l'Aventino
    11. La dittatura a viso aperto
    12. I regimi autoritari nell'Europa degli anni '20
    13. Sommario
  25. La grande crisi: economia e società negli anni '30
    1. Crisi e trasformazione
    2. Gli anni dell'euforia: gli Stati Uniti prima della crisi
    3. Il "grande crollo" del 1929
    4. La crisi in Europa
    5. Roosevelt e il "New Deal"
    6. Il nuovo ruolo dello Stato
    7. I nuovi consumi
    8. Le comunicazioni di massa
    9. La scienza e la guerra
    10. La cultura della crisi
    11. Sommario
  26. L'Europa negli anni '30: totalitarismi e democrazie
    1. L'eclissi della democrazia
    2. La crisi della Repubblica di Weimar e l'avvento del nazismo
    3. Il consolidamento del potere di Hitler
    4. Il Terzo Reich
    5. Repressione e consenso nel regime nazista
    6. Il contagio autoritario
    7. L'Unione Sovietica e l'industrializzazione forzata
    8. Lo stalinismo
    9. La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari
    10. La guerra di Spagna
    11. L'Europa verso la catastrofe
    12. Sommario
  27. L'Italia fascista
    1. Il totalitarismo imperfetto
    2. Il regime e il paese
    3. Cultura, scuola, comunicazioni di massa
    4. Il fascismo e l'economia. La "battaglia del grano" e "quota novanta"
    5. Il fascismo e la grande crisi: lo "Stato imprenditore"
    6. L'imperialismo fascista e l'impresa etiopica
    7. L'Italia antifascista
    8. Apogeo e declino del regime fascista
    9. Sommario
  28. Il tramonto del colonialismo. L'Asia e l'America Latina
    1. Il declino degli imperi coloniali
    2. Il nodo del Medio Oriente
    3. L'Impero britannico e l'India
    4. Nazionalisti e comunisti in Cina
    5. Imperialismo e autoritarismo in Giappone
    6. Dittature militari e regimi populisti in America Latina
    7. Sommario
  29. La seconda guerra mondiale
    1. Le origini e le responsabilità
    2. La distruzione della Polonia e l'offensiva al Nord
    3. L'attacco a occidente e la caduta della Francia
    4. L'intervento dell'Italia
    5. La battaglia d'Inghilterra
    6. Il fallimento della guerra italiana: i Balcani e il Nord Africa
    7. L'attacco all'Unione Sovietica
    8. L'aggressione giapponese e il coinvolgimento degli Stati Uniti
    9. Il "nuovo ordine". Resistenza e collaborazionismo
    10. 1942-43: la svolta della guerra
    11. La "grande alleanza" e la campagna d'Italia. La caduta del fascismo e l'8 settembre
    12. Resistenza e lotta politica in Italia
    13. Le vittorie sovietiche e lo sbarco in Normandia
    14. La fine del Terzo Reich
    15. La sconfitta del Giappone e la bomba atomica
    16. Sommario
  30. Il mondo diviso
    1. Le conseguenze della seconda guerra mondiale
    2. Le Nazioni Unite
    3. La fine della "grande alleanza"
    4. Il nuovo ordine economico
    5. La "guerra fredda"
    6. L'Unione Sovietica e le "democrazie popolari"
    7. Il dopoguerra negli Stati Uniti, in Europa occidentale e in Giappone
    8. La rivoluzione comunista in Cina
    9. La guerra di Corea
    10. Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica
    11. La destalinizzazione e la crisi ungherese
    12. L'Europa occidentale e il Mercato comune
    13. La Francia dalla Quarta Repubblica al regime gaullista
    14. Sommario
  31. La decolonizzazione e il Terzo Mondo
    1. I caratteri generali della decolonizzazione
    2. L'emancipazione dell'Asia
    3. Il Medio Oriente e la nascita di Israele
    4. La rivoluzione nasseriana in Egitto e la crisi di Suez
    5. L'indipendenza dei paesi del Maghreb
    6. L'emancipazione dell'Africa nera
    7. Dipendenza economica e instabilità politica in America Latina
    8. Il Terzo Mondo e il "non allineamento"
    9. Il sottosviluppo
    10. Sommario
  32. L'Italia dopo il fascismo
    1. Un paese sconfitto
    2. Le forze in campo
    3. Dalla liberazione alla Repubblica
    4. La crisi dell'unità antifascista
    5. La Costituzione repubblicana
    6. Le elezioni del '48 e la sconfitta delle sinistre
    7. La ricostruzione economica
    8. Le scelte internazionali
    9. Gli anni del centrismo
    10. Alla ricerca di nuovi equilibri
    11. Sommario
  33. Distensione e confronto
    1. Mito e realtà degli anni '60
    2. Kennedy e Kruscev: la crisi dei missili e la distensione
    3. La Cina di Mao: il contrasto con l'Urss e la "rivoluzione culturale"
    4. La guerra del Vietnam
    5. L'Urss e l'Europa orientale: la crisi cecoslovacca
    6. L'Europa occidentale negli anni del benessere
    7. Sommario
  34. La società del benessere
    1. Il boom dell'economia
    2. Le nuove frontiere della scienza
    3. Il trionfo dei "mass media"
    4. L'esplosione demografica
    5. La civiltà dei consumi
    6. La critica alla civiltà dei consumi
    7. Contestazione giovanile e rivolta studentesca
    8. Il nuovo femminismo
    9. La Chiesa cattolica e il Concilio Vaticano II
    10. La crisi petrolifera e i limiti dello sviluppo
    11. Rivoluzione elettronica e società postindustriale
    12. Sommario
  35. Problemi e conflitti del mondo contemporaneo
    1. Il tempo del "riflusso"
    2. Il rapporto Nord-Sud: la geografia della fame
    3. Le contraddizioni dell'America Latina
    4. La polveriera del Medio Oriente
    5. I conflitti nell'Asia comunista
    6. La Cina dopo Mao
    7. Il miracolo giapponese
    8. La difficile unità dell'Europa occidentale
    9. Gli Stati Uniti da Nixon a Bush
    10. L'Urss da Breznev a Gorbacëv
    11. La crisi dell'Europa comunista e la riunificazione tedesca
    12. La guerra del Golfo
    13. I problemi del postcomunismo: la fine dell'Urss e i nuovi equilibri mondiali
    14. Sommario
  36. L'Italia dal miracolo economico ai giorni nostri
    1. Il miracolo economico
    2. Le trasformazioni sociali
    3. Il centro-sinistra
    4. Il '68 e l'autunno caldo
    5. La crisi dei centrosinistra
    6. Il terrorismo e la solidarietà nazionale
    7. Politica, economia e società negli anni '80
    8. I problemi dell'Italia di oggi
    9. Sommario
  37. Cronologia

35.8 La difficile unità dell'Europa occidentale
Si è spesso ripetuto in questi anni che un'Europa occidentale unita, capace di mettere in comune le sue risorse economiche, le sue conoscenze scientifiche e il suo patrimonio culturale, potrebbe diventare una super-potenza, al pari dell'Urss e degli Stati Uniti. La realtà però è diversa. L'Europa di oggi non è un'area omogenea né culturalmente né economicamente, e l'unità politica è ancora di là da venire. La dipendenza militare dagli Usa si è accentuata, man mano che saliva il livello tecnologico del confronto missilistico fra i due blocchi (come dimostra la contrastata decisione, presa alla fine degli anni '70 dai membri europei dell'Alleanza atlantica, di accettare l'installazione di nuovi "missili di teatro" - gli euromissili - della Nato, per rispondere allo spiegamento di armi analoghe da parte dell'Urss). In campo economico, pur essendo ancora una delle aree più sviluppate e più prospere del pianeta, l'Europa ha perso terreno nei settori di punta rispetto a Stati Uniti e Giappone.
La crisi petrolifera, che ha colpito duramente tutti i paesi europei (con la parziale eccezione della Gran Bretagna, che ha cominciato a sfruttare i giacimenti di recente scoperti nel Mare del Nord) e le difficoltà di alcuni settori a suo tempo centrali nell'economia del vecchio continente (il minerario e soprattutto il siderurgico) non solo hanno acutizzato le tensioni sociali, ma hanno accentuato nei singoli Stati tentazioni protezionistiche e spinte centrifughe. L'istituzione, nel 1979, di un Sistema monetario europeo (Sme), che lega le monete della Cee a un sistema di cambi fissi, non è stata sufficiente a coordinare in modo efficace le politiche economiche dei paesi membri. Solo alla fine degli anni '80, grazie anche al favorevole andamento dell'economia, i progetti di integrazione hanno ricevuto nuovo slancio. Un vertice comunitario tenuto a Maastricht in Olanda nel dicembre '91 ha fissato le tappe per la realizzazione entro la fine del secolo di una moneta unica europea. E una ulteriore spinta verso l'unità dovrebbe venire, a partire dal 1° gennaio '93, dall'attuazione del mercato unico, ossia dalla caduta di tutte le residue barriere che ancora si frappongono alla libera circolazione dei capitali, dei beni e dei servizi all'interno della comunità.
Sul piano delle politiche interne, la crisi della metà degli anni '70 ha messo in difficoltà soprattutto le socialdemocrazie dell'Europa settentrionale. I laburisti inglesi, dopo aver ripreso il potere nel '74, lo hanno perduto nel '79 a favore dei conservatori. Il governo di Margaret Thatcher, presentatosi su una piattaforma di intransigente liberismo, ha lanciato un duro attacco contro il potere delle Trade Unions; ha rimesso in discussione i fondamenti del Welfare State (senza però toccare le prestazioni fondamentali), ha riprivatizzato settori importanti dell'industria pubblica. Questa linea è stata complessivamente premiata dagli elettori, che per due volte hanno confermato la maggioranza ai conservatori: sia nell'83 - anche in virtù dell'ondata patriottica seguita alla guerra delle Falkland (35.3) -, sia nelle successive elezioni dell'87. Nel 1990, però, dopo ben undici anni di ininterrotta presenza al governo, la Thatcher ha dovuto lasciare la guida dell'esecutivo in seguito alla ribellione del suo stesso partito, che non approvava alcune impopolari misure fiscali decise dal primo ministro e non condivideva la sua ostinata opposizione ai progetti di integrazione europea.
Anche nei paesi scandinavi (Svezia, Danimarca, Norvegia), le social-democrazie hanno visto minacciato o interrotto un dominio che durava incontrastato da oltre un trentennio. In Germania federale, infine, l'era dei governi socialdemocratici, guidati prima da Willy Brandt poi da Helmut Schmidt, si è conclusa nel 1983, con la rottura dell'alleanza coi liberali e con l'ascesa al governo del cristiano-democratico Helmut Kohl. In questo caso la rottura della coalizione coi liberali e la successiva sconfitta elettorale della Spd non sono state determinate dai problemi economici (l'economia tedesca si è ripresa bene dalla crisi degli anni '70 e ha poi mantenuto un buon ritmo di crescita nel decennio successivo), ma dai contrasti di politica estera: in particolare dalle perplessità dei socialdemocratici circa l'installazione degli "euromissili" in Germania.
All'inizio degli anni '80, mentre perdevano terreno nelle tradizionali roccheforti dell'Europa del Nord, i partiti socialisti si affermavano largamente nell'area mediterranea e latina. In Francia l'Unione delle sinistre, che già aveva sfiorato il successo nel '74, si è imposta nelle elezioni dell'81, portando alla presidenza il socialista François Mitterrand. Partita fra grandi entusiasmi, con ambiziosi programmi di nazionalizzazione, riforme sociali e aumenti salariali, l'esperienza dell'Unione delle sinistre ha finito in parte col deludere le attese dei suoi sostenitori. Le difficoltà dell'economia hanno indotto i socialisti ad accantonare i progetti di riforma più ambiziosi e ad adottare una serie di misure restrittive: il che ha contribuito a provocare la rottura con un Partito comunista schierato su posizioni di intransigenza (ma in forte calo elettorale). Con le elezioni legislative del 1986, i partiti di centro-destra hanno riconquistato la maggioranza nel Parlamento ma l'hanno perduta nuovamente due anni dopo, nelle consultazioni anticipate tenutesi nel giugno '88, dopo la rielezione di Mitterrand alla presidenza della repubblica.
Governi a guida socialista si sono affermati, all'inizio degli anni '80, nelle nuove democrazie dell'Europa meridionale (Portogallo, Grecia, Spagna), protagoniste, a metà del decennio precedente, di rapidi e quasi simultanei processi di fuoriuscita da regimi autoritari. La prima a cadere fra le superstiti dittature del vecchio continente fu la più antica di tutte, quella portoghese, sopravvissuta per pochi anni alla morte del suo fondatore Salazar (1970). Il processo di democratizzazione, accelerato dall'insofferenza dell'opinione pubblica e degli stessi militari nei confronti di una costosa guerra coloniale contro i movimenti indipendentisti dell'Angola e del Mozambico (31.6), seguì un copione assolutamente inedito. Furono i militari a dar vita, nella primavera del '74, a un incruento colpo di Stato. Il potere fu assunto dapprima dall'ala moderata delle forze armate, poi da un gruppo di ufficiali di sinistra appoggiati dal Partito comunista. Ma dall'autunno del '75 - dopo la concessione dell'indipendenza alle colonie - i militari più radicali vennero emarginati e il paese fu restituito a un normale regime parlamentare e pluripartitico, che ha visto i socialisti di Mario Soares alternarsi al potere con i gruppi moderati di centro-destra.
Molto diversa fu la vicenda della Grecia. Qui erano stati i militari, nel 1967, a rovesciare con un colpo di Stato il regime liberale vigente dalla fine della guerra, attuando poi una durissima repressione ai danni dell'opposizione democratica. A porre fine alla dittatura dei colonnelli fu, nel 1974, l'esito disastroso di un colpo di mano mirante a ottenere l'annessione alla Grecia dell'isola di Cipro, da sempre divisa fra una comunità greca e una turca. La Turchia, militarmente più forte, reagì occupando una parte dell'isola (che avrebbe poi annesso nell'83). Travolti dall'insuccesso, i militari dovettero lasciare il potere ai partiti democratici: la "Nuova democrazia" di Costantin Karamanlis, espressione della destra moderata, che ha tenuto il potere dal '74 all'81 e lo ha riconquistato nell'89, e il Partito socialista di Andreas Papandreu, al governo fra l'81 e l'89. Nel 1974 un referendum popolare aveva sancito la fine della monarchia, peraltro già estromessa dalla dittatura dei colonnelli.
Un ruolo importante e positivo fu invece svolto dalla monarchia in Spagna. Il re Juan Carlos di Borbone, insediato nel 1975, dopo la morte del generale Franco, su un trono vacante dal 1931, come erede designato del caudillo, seppe pilotare con abilità il passaggio alla democrazia di un paese che, fin dagli anni '60, aveva conosciuto un rapido sviluppo economico (paragonabile per molti aspetti a quello italiano) e che non si riconosceva più nelle strutture del regime clerical-autoritario. Il re chiamò alla guida del governo Adolfo Suarez, un giovane uomo politico cresciuto nelle file del franchismo, ma convinto della necessità di un radicale rinnovamento politico, legalizzò i partiti (compreso quello comunista) e i sindacati liberi e fece approvare per referendum, nel '78, una costituzione democratica. Nonostante l'intensificarsi delle azioni terroristiche dei separatisti baschi, la democrazia spagnola si è consolidata rapidamente e ha sopportato senza scosse il cambio di potere verificatosi nell'82 con la vittoria elettorale dei socialisti di Felipe Gonzalez.
Il ritorno alla democrazia di Spagna, Portogallo e Grecia ha rappresentato certamente una delle maggiori e più positive novità della recente storia d'Europa. E ha consentito un ulteriore allargamento della Cee, cui hanno aderito tutti e tre i paesi: la Grecia dall'81, la Spagna e il Portogallo dall'86. L'ingresso dei nuovi membri - complessivamente meno avanzati degli altri sul piano dello sviluppo economico - è stato senza dubbio un passo avanti sulla strada dell'unità dell'Europa occidentale; ma nell'immediato ha fatto sorgere non pochi problemi nella gestione delle politiche comunitarie, che devono conciliare interessi spesso divergenti, e ha fatto risaltare ancor più le distanze politiche, economiche e culturali che tuttora separano le diverse aree del continente.
Torna all'indice