1. La Restaurazione e il Romanticismo
    1. La Restaurazione e i suoi limiti
    2. Il congresso di Vienna e il nuovo assetto europeo
    3. La Santa alleanza
    4. La Restaurazione in Europa
    5. La Restaurazione in Italia
    6. Gli aspetti sociali della Restaurazione
    7. La cultura del Romanticismo
    8. Romanticismo e politica
    9. Sommario
  2. Le rivoluzioni europee degli anni '20
    1. Liberalismo, democrazia, principio nazionale
    2. Le società segrete
    3. La rivoluzione in Spagna e in Italia meridionale
    4. I moti del '21 in Piemonte
    5. Interventi militari e repressioni
    6. Il moto decabrista in Russia
    7. L'indipendenza greca
    8. Sommario
  3. America Latina e Stati Uniti
    1. Le due rivoluzioni americane
    2. L'indipendenza dell'America Latina
    3. L'America Latina dopo l'indipendenza
    4. Lo sviluppo degli Stati Uniti: la frontiera e la democrazia
    5. L'espansione territoriale degli Stati Uniti
    6. Sommario
  4. Il 1830 e il nuovo assetto europeo
    1. La seconda ondata rivoluzionaria
    2. La rivoluzione di luglio in Francia
    3. La rivoluzione di luglio e l'Europa
    4. La monarchia borghese di Luigi Filippo
    5. L'Inghilterra nell'età delle riforme
    6. Le monarchie autoritarie
    7. Gli equilibri internazionali fra il 1830 e il 1848
    8. Sommario
  5. Industrializzazione, classe operaia, socialismo
    1. L'economia europea nel primo '800: la continuità col passato
    2. I fattori dinamici
    3. L'industrializzazione dell'Europa continentale
    4. La formazione della classe operaia
    5. I nuovi sviluppi del liberalismo
    6. Cattolicesimo liberale e cattolicesimo sociale
    7. Il pensiero socialista
    8. Marx, Engels e il "Manifesto dei comunisti"
    9. Sommario
  6. Il Risorgimento italiano
    1. Risorgimento e storia d'Italia
    2. I moti del 1831
    3. Mazzini e la Giovine Italia
    4. Le iniziative mazziniane
    5. L'evoluzione degli Stati italiani
    6. Le nuove correnti politiche: moderatismo, neoguelfismo, federalismo
    7. Il biennio delle riforme (1846-47)
    8. Sommario
  7. Le rivoluzioni del 1848
    1. Una rivoluzione europea
    2. La rivoluzione di febbraio in Francia
    3. La parabola della Seconda Repubblica
    4. La rivoluzione nell'Impero asburgico
    5. La rivoluzione in Germania e l'Assemblea di Francoforte
    6. La rivoluzione in Italia
    7. La prima guerra di indipendenza
    8. Lotte democratiche e restaurazione conservatrice
    9. La Francia dalla Seconda Repubblica al Secondo Impero
    10. Sommario
  8. Società borghese e movimento operaio
    1. La borghesia europea
    2. Ottimismo borghese e cultura positiva
    3. Lo sviluppo economico
    4. La rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
    5. La città moderna
    6. Il mondo delle campagne
    7. Il proletariato urbano
    8. Il movimento operaio dopo il '48
    9. Marx e "Il Capitale"
    10. L'Internazionale dei lavoratori
    11. Bakunin, Marx e la crisi dell'Internazionale
    12. Il mondo cattolico di fronte alla società borghese
    13. Sommario
  9. La lotta per l'egemonia continentale e l'unità tedesca
    1. La crisi dell'equilibrio europeo
    2. L'Inghilterra liberale
    3. La Russia di Alessandro II
    4. L'Impero asburgico
    5. La Francia del Secondo Impero
    6. Le guerre di Napoleone III
    7. L'ascesa della Prussia
    8. Bismarck e la guerra austro-prussiana
    9. La guerra franco-prussiana e l'unificazione tedesca
    10. La Comune di Parigi
    11. Sommario
  10. L'unità d'Italia
    1. La seconda restaurazione
    2. L'esperienza liberale in Piemonte
    3. Cavour
    4. Il Piemonte di Cavour: l'evoluzione politica e lo sviluppo economico
    5. La ripresa dell'azione mazziniana
    6. Il fallimento dell'alternativa repubblicana
    7. La diplomazia di Cavour e l'alleanza con la Francia
    8. La seconda guerra di indipendenza
    9. Garibaldi e la spedizione dei Mille
    10. L'intervento piemontese e i plebisciti
    11. Unità italiana e unità tedesca
    12. Sommario
  11. L'Italia unita: Stato e società nell'età della Destra
    1. L'Italia nel 1861
    2. La classe dirigente: Destra e Sinistra
    3. Lo Stato accentrato, il Mezzogiorno, il brigantaggio
    4. La politica economica: i costi dell'unificazione
    5. La questione romana e la terza guerra di indipendenza
    6. Roma capitale
    7. Declino e caduta della Destra storica
    8. Sommario
  12. I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone
    1. L'Europa centro del mondo
    2. Sviluppo economico e fratture sociali negli Stati Uniti
    3. La guerra di secessione e le sue conseguenze
    4. Stati Uniti e America Latina. L'avventura messicana di Napoleone III
    5. L'espansione europea in Asia: l'India sotto la dominazione inglese
    6. La Cina e le "guerre dell'oppio"
    7. Il Giappone feudale
    8. La "restaurazione Meiji" e la nascita del Giappone moderno
    9. Sommario
  13. L'Europa nell'età di Bismarck
    1. La svolta del 1870
    2. La Germania bismarckiana
    3. Bismarck e l'equilibrio europeo
    4. La Terza Repubblica in Francia
    5. L'Inghilterra di Gladstone e Disraeli
    6. Sommario
  14. La seconda rivoluzione industriale
    1. Il capitalismo a una svolta
    2. Le concentrazioni e il capitalismo finanziario
    3. Protezionismo e imperialismo
    4. La crisi agraria e le sue conseguenze
    5. La seconda rivoluzione industriale: scienza e tecnologia
    6. Le nuove industrie
    7. Motori a scoppio ed elettricità
    8. Le nuove frontiere della medicina
    9. Il boom demografico
    10. Sommario
  15. Imperialismo e colonialismo
    1. Che cos'è l'imperialismo
    2. I caratteri del colonialismo
    3. Colonizzatori e colonizzati
    4. L'Africa prima della conquista
    5. L'espansione in Nord Africa
    6. La spartizione dell'Africa nera
    7. Il Sud Africa e la guerra anglo-boera
    8. L'espansione in Asia e in Oceania
    9. La crescita del Giappone e la crisi della Cina
    10. Gli Stati Uniti potenza mondiale
    11. Sommario
  16. L'Italia nell'età della Sinistra
    1. La Sinistra al potere
    2. Depretis e il trasformismo
    3. I primi passi del movimento operaio
    4. I cattolici intransigenti e l'Opera dei congressi
    5. La politica economica, l'agricoltura e l'Inchiesta Jacini
    6. Il problema dello sviluppo industriale e il protezionismo
    7. La politica estera: la Triplice alleanza e l'espansione coloniale
    8. La democrazia autoritaria di Francesco Crispi
    9. Giolitti, i Fasci siciliani e la Banca romana
    10. La nascita del Partito socialista
    11. Il ritorno di Crispi e la sconfitta di Adua
    12. Sommario
  17. Verso la società di massa
    1. Che cos'è la società di massa
    2. Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva
    3. Le nuove stratificazioni sociali
    4. Istruzione e informazione
    5. Gli eserciti di massa
    6. Suffragio universale, partiti di massa, sindacati
    7. La questione femminile
    8. Riforme e legislazione sociale
    9. I partiti socialisti e la Seconda Internazionale
    10. Ortodossia ed eresie del marxismo
    11. I cattolici e la "Rerum novarum"
    12. Il nuovo nazionalismo
    13. La crisi del positivismo
    14. Scienze della natura e scienze dell'uomo
    15. Sommario
  18. L'Europa tra due secoli
    1. Le nuove alleanze
    2. La "belle époque" e le sue contraddizioni
    3. La Francia tra democrazia e reazione
    4. Imperialismo e riforme in Gran Bretagna
    5. La Germania guglielmina
    6. I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria
    7. La Russia fra industrializzazione e autocrazia
    8. La rivoluzione russa del 1905
    9. Verso la prima guerra mondiale
    10. Sommario
  19. Imperialismo e rivoluzione nei continenti extraeuropei
    1. Il ridimensionamento dell'Europa
    2. La guerra russo-giapponese
    3. La Repubblica in Cina
    4. Imperialismo e riforme negli Stati Uniti
    5. L'America Latina e la rivoluzione messicana
    6. Sommario
  20. L'Italia giolittiana
    1. La crisi di fine secolo
    2. La svolta liberale
    3. Decollo industriale e progresso civile
    4. La questione meridionale
    5. I governi Giolitti e le riforme
    6. Il giolittismo e i suoi critici
    7. La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia
    8. Riformisti e rivoluzionari
    9. Democratici cristiani e clerico-moderati
    10. La crisi del sistema giolittiano
    11. Sommario
  21. La prima guerra mondiale
    1. Dall'attentato di Sarajevo alla guerra europea
    2. Dalla guerra di movimento alla guerra di usura
    3. L'Italia dalla neutralità all'intervento
    4. La grande strage (1915-16)
    5. La guerra nelle trincee
    6. La nuova tecnologia militare
    7. La mobilitazione totale e il "fronte interno"
    8. L'opposizione socialista
    9. La svolta del 1917
    10. L'Italia e il disastro di Caporetto
    11. Rivoluzione o guerra democratica?
    12. L'ultimo anno di guerra
    13. I trattati di pace e la nuova carta d'Europa
    14. La Società delle nazioni
    15. Sommario
  22. La rivoluzione russa
    1. Da febbraio a ottobre
    2. La rivoluzione d'ottobre
    3. Dittatura e guerra civile
    4. La Terza Internazionale
    5. Il comunismo di guerra
    6. La nuova politica economica
    7. L'Unione Sovietica e la sua costituzione
    8. La nuova società
    9. Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese
    10. Sommario
  23. L'eredità della Grande Guerra
    1. Le trasformazioni sociali
    2. Le conseguenze economiche
    3. Il biennio rosso
    4. La rivoluzione in Germania
    5. La rivoluzione in Austria e in Ungheria
    6. Rivoluzione e modernizzazione in Turchia
    7. La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna
    8. La Repubblica di Weimar
    9. La crisi della Ruhr
    10. La ricerca della distensione in Europa
    11. Sommario
  24. Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo
    1. I problemi del dopoguerra
    2. Cattolici, socialisti e fascisti
    3. La "vittoria mutilata" e l'impresa fiumana
    4. Le agitazioni sociali e le elezioni del '19
    5. Giolitti, l'occupazione delle fabbriche e la nascita del Pci
    6. Il fascismo agrario e le elezioni del '21
    7. L'agonia dello Stato liberale
    8. La marcia su Roma
    9. Verso lo Stato autoritario
    10. Il delitto Matteotti e l'Aventino
    11. La dittatura a viso aperto
    12. I regimi autoritari nell'Europa degli anni '20
    13. Sommario
  25. La grande crisi: economia e società negli anni '30
    1. Crisi e trasformazione
    2. Gli anni dell'euforia: gli Stati Uniti prima della crisi
    3. Il "grande crollo" del 1929
    4. La crisi in Europa
    5. Roosevelt e il "New Deal"
    6. Il nuovo ruolo dello Stato
    7. I nuovi consumi
    8. Le comunicazioni di massa
    9. La scienza e la guerra
    10. La cultura della crisi
    11. Sommario
  26. L'Europa negli anni '30: totalitarismi e democrazie
    1. L'eclissi della democrazia
    2. La crisi della Repubblica di Weimar e l'avvento del nazismo
    3. Il consolidamento del potere di Hitler
    4. Il Terzo Reich
    5. Repressione e consenso nel regime nazista
    6. Il contagio autoritario
    7. L'Unione Sovietica e l'industrializzazione forzata
    8. Lo stalinismo
    9. La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari
    10. La guerra di Spagna
    11. L'Europa verso la catastrofe
    12. Sommario
  27. L'Italia fascista
    1. Il totalitarismo imperfetto
    2. Il regime e il paese
    3. Cultura, scuola, comunicazioni di massa
    4. Il fascismo e l'economia. La "battaglia del grano" e "quota novanta"
    5. Il fascismo e la grande crisi: lo "Stato imprenditore"
    6. L'imperialismo fascista e l'impresa etiopica
    7. L'Italia antifascista
    8. Apogeo e declino del regime fascista
    9. Sommario
  28. Il tramonto del colonialismo. L'Asia e l'America Latina
    1. Il declino degli imperi coloniali
    2. Il nodo del Medio Oriente
    3. L'Impero britannico e l'India
    4. Nazionalisti e comunisti in Cina
    5. Imperialismo e autoritarismo in Giappone
    6. Dittature militari e regimi populisti in America Latina
    7. Sommario
  29. La seconda guerra mondiale
    1. Le origini e le responsabilità
    2. La distruzione della Polonia e l'offensiva al Nord
    3. L'attacco a occidente e la caduta della Francia
    4. L'intervento dell'Italia
    5. La battaglia d'Inghilterra
    6. Il fallimento della guerra italiana: i Balcani e il Nord Africa
    7. L'attacco all'Unione Sovietica
    8. L'aggressione giapponese e il coinvolgimento degli Stati Uniti
    9. Il "nuovo ordine". Resistenza e collaborazionismo
    10. 1942-43: la svolta della guerra
    11. La "grande alleanza" e la campagna d'Italia. La caduta del fascismo e l'8 settembre
    12. Resistenza e lotta politica in Italia
    13. Le vittorie sovietiche e lo sbarco in Normandia
    14. La fine del Terzo Reich
    15. La sconfitta del Giappone e la bomba atomica
    16. Sommario
  30. Il mondo diviso
    1. Le conseguenze della seconda guerra mondiale
    2. Le Nazioni Unite
    3. La fine della "grande alleanza"
    4. Il nuovo ordine economico
    5. La "guerra fredda"
    6. L'Unione Sovietica e le "democrazie popolari"
    7. Il dopoguerra negli Stati Uniti, in Europa occidentale e in Giappone
    8. La rivoluzione comunista in Cina
    9. La guerra di Corea
    10. Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica
    11. La destalinizzazione e la crisi ungherese
    12. L'Europa occidentale e il Mercato comune
    13. La Francia dalla Quarta Repubblica al regime gaullista
    14. Sommario
  31. La decolonizzazione e il Terzo Mondo
    1. I caratteri generali della decolonizzazione
    2. L'emancipazione dell'Asia
    3. Il Medio Oriente e la nascita di Israele
    4. La rivoluzione nasseriana in Egitto e la crisi di Suez
    5. L'indipendenza dei paesi del Maghreb
    6. L'emancipazione dell'Africa nera
    7. Dipendenza economica e instabilità politica in America Latina
    8. Il Terzo Mondo e il "non allineamento"
    9. Il sottosviluppo
    10. Sommario
  32. L'Italia dopo il fascismo
    1. Un paese sconfitto
    2. Le forze in campo
    3. Dalla liberazione alla Repubblica
    4. La crisi dell'unità antifascista
    5. La Costituzione repubblicana
    6. Le elezioni del '48 e la sconfitta delle sinistre
    7. La ricostruzione economica
    8. Le scelte internazionali
    9. Gli anni del centrismo
    10. Alla ricerca di nuovi equilibri
    11. Sommario
  33. Distensione e confronto
    1. Mito e realtà degli anni '60
    2. Kennedy e Kruscev: la crisi dei missili e la distensione
    3. La Cina di Mao: il contrasto con l'Urss e la "rivoluzione culturale"
    4. La guerra del Vietnam
    5. L'Urss e l'Europa orientale: la crisi cecoslovacca
    6. L'Europa occidentale negli anni del benessere
    7. Sommario
  34. La società del benessere
    1. Il boom dell'economia
    2. Le nuove frontiere della scienza
    3. Il trionfo dei "mass media"
    4. L'esplosione demografica
    5. La civiltà dei consumi
    6. La critica alla civiltà dei consumi
    7. Contestazione giovanile e rivolta studentesca
    8. Il nuovo femminismo
    9. La Chiesa cattolica e il Concilio Vaticano II
    10. La crisi petrolifera e i limiti dello sviluppo
    11. Rivoluzione elettronica e società postindustriale
    12. Sommario
  35. Problemi e conflitti del mondo contemporaneo
    1. Il tempo del "riflusso"
    2. Il rapporto Nord-Sud: la geografia della fame
    3. Le contraddizioni dell'America Latina
    4. La polveriera del Medio Oriente
    5. I conflitti nell'Asia comunista
    6. La Cina dopo Mao
    7. Il miracolo giapponese
    8. La difficile unità dell'Europa occidentale
    9. Gli Stati Uniti da Nixon a Bush
    10. L'Urss da Breznev a Gorbacëv
    11. La crisi dell'Europa comunista e la riunificazione tedesca
    12. La guerra del Golfo
    13. I problemi del postcomunismo: la fine dell'Urss e i nuovi equilibri mondiali
    14. Sommario
  36. L'Italia dal miracolo economico ai giorni nostri
    1. Il miracolo economico
    2. Le trasformazioni sociali
    3. Il centro-sinistra
    4. Il '68 e l'autunno caldo
    5. La crisi dei centrosinistra
    6. Il terrorismo e la solidarietà nazionale
    7. Politica, economia e società negli anni '80
    8. I problemi dell'Italia di oggi
    9. Sommario
  37. Cronologia

35.11 La crisi dell'Europa comunista e la riunificazione tedesca
Indipendentemente dai suoi effetti sull'evoluzione interna dell'Urss, la crisi del comunismo sovietico ha prodotto un risultato di eccezionale e irreversibile portata storica: il crollo dei regimi comunisti imposti all'Europa dell'Est dopo il secondo conflitto mondiale e la conseguente perdita da parte dell'Unione Sovietica di quel dominio di fatto che era stato mantenuto con tutti i mezzi per oltre un quarantennio. Come nel '56, i mutamenti in atto nell'Urss si sono immediatamente ripercossi nei paesi satelliti (soprattutto in Polonia e in Ungheria). Ma, contrariamente a quanto era accaduto allora, i processi riformatori sono stati favoriti, almeno all'inizio dall'atteggiamento della dirigenza sovietica, decisa a non ripercorrere le orme di Kruscёv e di Breznev.
La Polonia - che fra tutti i paesi comunisti dell'Est era sempre stato il più refrattario all'imposizione del modello comunista - aveva già conosciuto una inattesa stagione di cambiamenti fra l'80 e l'81, quando era sorto spontaneamente e si era rapidamente affermato un sindacato indipendente chiamato Solidarnosc ("solidarietà"), appoggiato e ispirato dal clero cattolico e guidato da un leader diventato subito popolarissimo, l'operaio Lech Walesa. Il movimento, protagonista di una serie di imponenti scioperi, era stato in un primo tempo tollerato dalle autorità. Ma, nel dicembre 1981, per bloccare un processo dagli esiti imprevedibili - e forse per prevenire un minacciato intervento sovietico - il generale Jaruzelski, già segretario del Partito operaio polacco (l'equivalente del Partito comunista), aveva attuato un vero e proprio colpo di stato militare, assumendo i pieni poteri e mettendo fuori legge Solidarnosc. In seguito, tuttavia, lo stesso Jaruzelski aveva allentato le misure repressive e aveva riallacciato il dialogo con la Chiesa e con lo stesso sindacato indipendente. Dialogo poi culminato, in epoca gorbaceviana, negli accordi di Danzica del 1988, con i quali il capo dello Stato si è impegnato a una riforma costituzionale che, pur assicurando ai comunisti la maggioranza di una delle due assemblee legislative, ha consentito lo svolgimento, nel giugno '89, delle prime libere elezioni in un paese del blocco comunista (elezioni stravinte dai condidati di Solidarnosc) e la formazione di un governo di coalizione (con i comunisti agli Interni e alla Difesa) presieduto da un esponente del sindacato indipendente, l'economista cattolico Tadeusz Mazowiecki.
Gli avvenimenti polacchi sono stati in parte il prodotto di fattori specifici (in primo luogo la grande influenza di un clero cattolico reso più forte e più autorevole dall'ascesa di Karol Wojtyla al soglio pontificio). Ma sono stati anche una conseguenza diretta del nuovo corso della politica sovietica e hanno rappresentato l'inizio di una sorta di reazione a catena che, nel giro di pochi mesi, fra l'89 e il '90, ha rovesciato gli equilibri politici e strategici di tutta l'Europa dell'Est.
Il primo paese a seguire la Polonia sulla via delle riforme interne è stato l'Ungheria, dove, all'inizio dell'89, era stato deposto il vecchio Kadar (protagonista della repressione del '56, ma anche del successivo trentennio di relativo benessere e di graduale liberalizzazione). I nuovi dirigenti comunisti, decisi a spingere il processo riformatore fino alle sue ultime conseguenze, hanno solennemente riabilitato i protagonisti della rivolta del '56 (30.11), hanno legalizzato i partiti e indetto libere elezioni per l'anno successivo.
Ma la decisione più importante e più gravida di conseguenze fra quelle assunte dai nuovi dirigenti ungheresi è stata la rimozione dei controlli polizieschi e delle barriere di filo spinato al confine con l'Austria: decisione che ha aperto la prima vera breccia nella cortina di ferro e ha innescato una serie di reazioni in tutto il mondo comunista. A partire dall'estate '89, decine di migliaia di cittadini della Germania orientale hanno abbandonato il loro paese per raggiungere la Repubblica federale tedesca, per lo più attraverso l'Ungheria e l'Austria. La fuga in massa, accompagnata da imponenti manifestazioni di protesta nelle principali città tedesco-orientali, ha messo in crisi il regime comunista, costringendo alle dimissioni il vecchio segretario del partito Erich Honecker. I nuovi dirigenti, con l'autorevole avallo di Gorbačëv, hanno avviato un processo di riforme interne e hanno quindi liberalizzato la concessione dei visti d'uscita e dei permessi d'espatrio. Il 9 novembre 1989, sono stati aperti i confini fra le due Germanie, compresi i passaggi attraverso il muro di Berlino, simbolo della guerra fredda; e grandi masse di cittadini tedesco-orientali si sono recate in visita all'Ovest in un'atmosfera di festa e di riconciliazione che ha implicitamente rilanciato il tema dell'unità tedesca.
Gli avvenimenti tedeschi hanno accelerato ulteriormente il ritmo delle trasformazioni nell'Europa dell'Est. In Cecoslovacchia una serie di imponenti manifestazioni popolari (che hanno visto tornare sulla scena Aleksander Dubček e gli altri protagonisti della "primavera di Praga") hanno determinato la caduta del gruppo dirigente comunista legato alla 'normalizzazione' del dopo-'68 e l'apertura di un processo di democratizzazione. In dicembre il Parlamento, presieduto da Dubček, ha eletto alla presidenza della Repubblica lo scrittore Vaclav Havel, già perseguitato dal regime comunista.
In Romania il mutamento di regime, che negli altri paesi si è svolto in forme pacifiche, ha avuto sviluppi drammatici per la resistenza opposta dalla dittatura personale di Nicolae Ceausescu, abbattuta nel dicembre '89 da un'insurrezione popolare dopo un sanguinoso tentativo di repressione. Ceausescu è stato catturato e messo a morte insieme alla moglie Elena. Alla fine dell'89, anche in Bulgaria è stato avviato un graduale processo di liberalizzazione. Un anno dopo, il vento delle riforme ha toccato persino l'Albania, ultima roccaforte dell'ortodossia marxista-leninista in Europa.
Se in Romania e in Albania i leader "neocomunisti" sono riusciti a mantenere il controllo del processo riformatore, nonostante le forti proteste di cui sono stati fatti segno da parte dell'opposizione, soprattutto studentesca (in Romania, ad esempio, la contestazione al regime del presidente Ion Iliescu, vincitore delle elezioni del maggio '90, è sfociata in episodi da guerra civile), negli altri paesi dell'ex blocco dell'Est la democratizzazione ha finito col travolgere quegli stessi gruppi dirigenti che l'avevano avviata e che avevano cercato di adeguarvisi, fino al punto da cambiare la denominazione dei loro partiti (da cui è ovunque scomparso l'aggettivo "comunista").
In Ungheria le prime elezioni libere (aprile-maggio 1990) hanno segnato l'affermazione di un partito di centro-destra, il Forum democratico, e la quasi scomparsa degli ex comunisti (ribattezzatisi socialdemocratici). In Cecoslovacchia, nelle elezioni di giugno, la vittoria è andata a una formazione di centro-sinistra, il Forum civico del presidente Havel. In Polonia, usciti di scena i comunisti, le elezioni presidenziali del novembre-dicembre '90 hanno visto la divisione del movimento di Solidarnosc, che ha comunque portato alla guida dello Stato il suo leader storico Walesa. Un discorso a parte va fatto per la Jugoslavia, dove l'esito delle prime elezioni libere, che si sono tenute nel corso del '90, ha accentuato le spinte centrifughe già operanti all'interno dello Stato federativo: mentre infatti le più sviluppate repubbliche di Slovenia e Croazia hanno dato la vittoria ai partiti autonomisti, in Serbia si è affermato il neocomunismo nazionalista di Slobodan Milosevic, deciso a riaffermare il ruolo egemone dei serbi in una Jugoslavia unita.
Le conseguenze più clamorose del crollo dei regimi comunisti si sono avute però nella Germania dell'Est, dove le elezioni del marzo 1990 hanno punito non solo gli ex comunisti, ma anche i socialdemocratici e gli altri gruppi di sinistra, mostratisi troppo timidi di fronte alla prospettiva di un'immediata unificazione tedesca nel segno dell'economia di mercato e del "consumismo". La vittoria è andata così ai cristiano-democratici che, in pieno accordo coi loro omologhi dell'Ovest, hanno accelerato i tempi per la liquidazione di una entità statuale, la Repubblica democratica tedesca, ormai privata di ogni legittimità e svuotata di qualsiasi funzione storica. In questa situazione si è inserita con grande efficacia l'azione del governo Kohl-Genscher, che è riuscito a preparare in pochi mesi l'assorbimento della Germania orientale nelle strutture istituzionali ed economiche della Repubblica federale tedesca e a fare accettare anche all'Urss e ai paesi dell'Est europeo la nuova realtà di una Germania unita e integrata nell'Alleanza atlantica. In maggio i due governi hanno firmato un trattato per l'unificazione economica e monetaria. Il 3 ottobre, dopo che il leader sovietico Gorbačëv aveva dato il suo assenso alla riunificazione e dopo che la Polonia era stata tranquillizzata da una solenne dichiarazione dei due Parlamenti tedeschi circa l'inviolabilità delle frontiere uscite dal secondo conflitto mondiale, è entrato in vigore il vero e proprio trattato di unificazione; e la Germania è tornata a essere, dopo oltre un quarantennio di divisione, uno Stato unitario: il più forte e il più dinamico, dal punto di vista economico, dell'intero continente europeo.
Torna all'indice